Due comunità, un totem, decenni di storia
«La memoria è un fattore importante per lo sviluppo della società umana e i documenti del passato, scritti, sonori o filmati che siano, permettono non solo di ricostruire gli avvenimenti, bensì anche di capire il perché degli stessi; ci danno insomma degli spunti di riflessione». Sono, queste, parole estrapolate dall’intervento di sabato del sindaco di Terre di Pedemonte, Fabrizio Garbani Nerini, in occasione della presentazione del Totem multimediale della Rsi ufficialmente consegnato ai Comuni di Terre di Pedemonte e Centovalli. Al Teatro Dimitri di Verscio, rappresentanti delle due comunità si sono quindi riuniti per festeggiare la messa a disposizione di uno strumento che raccoglie, in oltre 300 documenti audiovisivi e decine di ore di registrazioni, decenni di storia locale. Grazie a questa soluzione tecnologica molto versatile (ai due enti è stato fornito pure un tablet per una consultazione più maneggevole e pensata per eventi di vario genere o le scuole) chiunque potrà così “viaggiare nel tempo”, gettare un occhio nel passato, leggere le trasformazioni del territorio e della società. «Le generazioni di oggi, nate con l’indice e il pollice sui piccoli schermi dei telefonini e dei tablet, troveranno nel Totem Rsi una fonte interessante per conoscere la propria storia recente» – ha osservato Ottavio Guerra, sindaco di Centovalli –. «La fortuna di disporre di una radio-televisione della Svizzera italiana ci permette di avere e salvaguardare un patrimonio audiovisivo divenuto memoria collettiva». L’idea di dotare queste due realtà comunali di un pratico strumento di consultazione come il Totem è del curatore del Museo regionale delle Centovalli e Terre di Pedemonte, Mattia Dellagana, che nel merito del progetto ha funto da coordinatore. Prima di essere collocato, definitivamente, nella sede museale, questo moderno sistema di comunicazione touch screen farà tappa nei villaggi e nelle frazioni del comprensorio (verrà installato, in prevalenza, negli esercizi pubblici). «Riguardo l’onestà dell’informazione, possiamo essere certi che le teche Rsi non contengono fake news, e l’assenza di fake news è un’altra rarità nel nostro tempo!» ha commentato, in tono scherzoso, Garbani Nerini.