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‘Nei duelli la chiave di tutto’

Ambrì Piotta in pista per rimettere in equilibrio la serie con il Bienne. Plastino: ‘Qui nessuno regala più niente’.

- Di Moreno Invernizzi

Ambrì – Cinque sconfitte, tra stagione regolare e playoff, possono bastare. Stasera alla Valascia, in gara 2 dei quarti di finale, l’Ambrì Piotta va a caccia del suo primo successo stagionale sul Bienne, quello che, soprattutt­o, permettere­bbe di rimettere in equilibrio la serie dei quarti di finale. «Gara 1 ha detto che fra noi e il Bienne la differenza non è poi molta – osserva Nick Plastino, autore di una buona partita alla Tissot Arena –. Ragion per cui, più che cambiament­i, in gara 2 dovremmo unicamente correggere le cose che non sono funzionate al meglio sabato, cosa che abbiamo già fatto in sede di preparazio­ne di questo secondo atto». Dove sta la differenza tra Ambrì e Bienne? «Sono due squadre che giocano con uno stile diverso, ma non c’è un grande divario tecnico tra le due formazioni. Quello di Törmänen è un complesso che in attacco manovra molto bene il puck, facendolo correre parecchio. Di modo che diventa difficile per chi difende coprire gli spazi e impossessa­rsi del disco. Sabato, nonostante tutto, ci siamo comunque difesi abbastanza bene, proteggend­o adeguatame­nte il nostro slot e concedendo poche opportunit­à di segnare ai loro attaccanti». Poche ma sufficient­i per decidere gara 1... «Sabato la differenza l’hanno fatta i contrasti uno contro uno: il Bienne ne ha vinti più di noi, e questo alla fine ha fatto pendere l’ago della bilancia dalla parte dei seeländer. Se alla Valascia sapremo portare a nostro favore questo bilancio, la serie tornerà in parità». Il difensore numero 44 dell’Ambrì Piotta

va oltre: «Chi vince più duelli vince le partite. Ridotto ai minimi termini, questo è il succo della serie tra Ambrì e Bienne. Più tempo riusciremo a restare in possesso del disco, maggiori saranno le nostre opportunit­à di vittoria. Quando ne siamo in possesso, dobbiamo difenderlo di più, soprattutt­o nella zona neutra».

In stagione regolare a segnare al Bienne erano stati Kubalik e D’Agostini (un gol a testa). Sabato l’unica rete biancoblù l’ha segnata Fischer (che stasera sarà il topscorer): 3 reti in 5 partite, un bilancio non certo entusiasma­nte... «In difesa il Bienne è una squadra molto solida, ed efficace nel bloccare i tiri. Non da ultimo, ha un

portiere che para tutto quanto è nella sua visuale. Per batterlo dovremo tirare di più, e creare più traffico davanti alla porta. Ma ricette particolar­i non ve ne sono, se non quella di attenerci scrupolosa­mente al nostro gameplan». Cosa cambia tra regular season e playoff? «Qui, ancora di più che in stagione regolare, nessuno ti regala

niente. Adesso si deve essere concreti ed efficaci a tutta pista: non è più il tempo delle giocate semplici, magari solo abbozzate. Ora ognuno cerca di alzare il suo livello. Nei playoff, se vuoi fare strada, è indispensa­bile innestare la marcia superiore: la differenza tra una squadra vincente e una perdente sta tutta qui».

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TI-PRESS/GOLAY In 5 partite col Bienne, sinora i biancoblù hanno segnato solo 3 reti: un bottino che in gara 2 dev’essere incrementa­to

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