‘Siamo convinti di avere enormi chance di vincere’
Chantal Peyer, dell’Ong Pane per il prossimo, è membro del comitato esecutivo dell’iniziativa ‘Per multinazionali responsabili’. Ieri mattina era a Palazzo federale per seguire in diretta il dibattito al Consiglio degli Stati, conclusosi con la decisione di non entrata in materia sul controprogetto (cfr. sopra).
Diversi ‘senatori’ vi hanno accusati di essere stati troppo rigidi, intransigenti, di non voler accettare i necessari compromessi. Cosa risponde?
È falso. È un anno e mezzo che dialoghiamo costantemente con i parlamentari. La scorsa estate avevamo detto chiaramente che avremmo ritirato l’iniziativa se il controprogetto elaborato dal Nazionale fosse stato approvato anche dagli Stati. Eravamo aperti a discutere pure di una buona parte delle modifiche apportate dalla Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati. Il canale del dialogo è sempre rimasto aperto.
A un certo punto, però, il dialogo si è interrotto. Perché?
La decisione dei ‘senatori’ purtroppo non sorprende. Nelle ultime settimane la lobby delle multinazionali, diretta da Economiesuisse e Swissholdings [cfr. a lato, ndr], ha chiuso la porta a qualsiasi discussione. Ha adottato una posizione estremamente ideologica, di ‘Neinsager’, con l’obiettivo di far saltare il controprogetto. Ciò che preoccupa è che molte imprese direttamente interessate dalla problematica – come Migros, Coop, Manor, l’associazione dei commercianti di materie prime, le 90 società affiliate al Groupement des entreprises multinationales e altre – sostengono il controprogetto.
In teoria i giochi non sono ancora fatti: il controprogetto potrebbe essere mantenuto in vita dal Nazionale.
Noi manteniamo la porta aperta, perché il controprogetto del Nazionale è un buon testo, contiene elementi importanti. Parallelamente, già da mesi prepariamo la campagna in vista della votazione popolare [che dovrebbe tenersi al più presto nel febbraio 2020, ndr]: siamo pronti, e siamo convinti di avere enormi chance di vincere. SG