Il raddoppio per la svolta
Lavori al via per la posa del secondo binario fra Gordola e Quartino. Costo: 98 milioni di franchi
L’opera sarà conclusa nel dicembre del 2020, assieme alla galleria di base del Ceneri. Locarno e Lugano saranno più vicine: in treno basteranno 30 minuti. Già quest’anno, invece, verrà inaugurata la rinnovata stazione di Muralto.
Il 13 dicembre 2020 segnerà una svolta nel sistema dei trasporti pubblici in Ticino. Un cambiamento dovuto alla prevista apertura della galleria di base Ffs del Monte Ceneri. Al progetto saranno abbinate altre strutture realizzate ex novo e tra queste il raddoppio del binario sulla linea verso Locarno (S20). Ieri, a Gordola, la posa della prima pietra e l’avvio di un progetto che costerà 98 milioni di franchi. Il sindaco Damiano Vignuta ha parlato di una vera e propria rivoluzione con un collegamento Locarno-Lugano previsto in 30 minuti (25 per chi partirà da Gordola). «Il miglioramento del trasporto pubblico – ha aggiunto – contribuisce alla crescita economica e al benessere, con ricadute anche sul turismo». Gordola non si farà trovare impreparata: alcuni anni fa ha deciso di investire 4 milioni di franchi per un nuovo cavalcavia e ora sta pianificando un’area di 50mila metri quadrati, che da artigianale diverrà commerciale-residenziale, a ridosso della futura fermata del treno. Il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, presente all’incontro con i giornalisti, ha affermato che i miglioramenti nella mobilità in Ticino non saranno unicamente legati alla ferrovia: «Ci sarà pure un quasi raddoppio del trasporto pubblico su gomma. Tutto ciò dovrà essere accompagnato da un corretto esercizio di pianificazione territoriale. Qui alla stazione di Gordola, ad esempio, nascerà qualcosa di bello. Un nuovo quartiere a 25 minuti dal centro di Lugano, che sarà quindi raggiungibile più velocemente rispetto a diverse località del Luganese». Insomma, tante opportunità da cogliere per un cantone che non si farà trovare impreparato al cambiamento.
Non solo strada ferrata
Il raddoppio dei binari non è l’unica opera prevista, come hanno puntualizzato ieri Roberta Cattaneo, direttrice Ffs Regione sud, e Michele Radicati, capoprogetto. «In questa prima fase verrà posato un secondo binario della lunghezza di quattro chilometri fra il ponte sul fiume Ticino e quello sul fiume Verzasca – ha specificato Radicati –. Su questo tratto collocheremo due scambi in entrambe le direzioni. Inoltre, saranno adeguati gli impianti di sicurezza tra Contone e Locarno e sarà realizzato un nuovo edificio tecnico (per gli impianti di sicurezza) a Riazzino, così da ridurre il tempo di successione dei treni. La fermata di Riazzino sarà potenziata, prolungando il marciapiede esistente a 220 metri e realizzandone un secondo a lato del nuovo binario. Infine, a Gordola la fermata sarà spostata in direzione di Bellinzona di circa duecento metri. Questa avrà due marciapiedi lunghi 220 metri, collegati tra loro da un sottopasso pedonale». Sul cantiere verranno impiegati fino a cento operai con turni diurni e notturni. I treni, salvo alcuni periodi durante i quali sono da prevedere sostituzioni con i bus, viaggeranno normalmente. Più avanti, gli ha fatto eco Cattaneo, ci saranno altre realizzazioni. In particolare, nel 2022 arriverà la fermata di Minusio. L’anno successivo sarà raddoppiato il binario tra Contone e il ponte sul fiume Ticino. Senza dimenticare che sono in corso i lavori di rinnovamento della stazione di Muralto, con una spesa complessiva di dieci milioni di franchi; sarà inaugurata ancora nel corso di quest’anno. La linea S20 tra Bellinzona e Locarno era stata inaugurata nel lontano 1874. Oggi trasporta una media di undicimila passeggeri al giorno: tra questi molti pendolari e studenti, senza dimenticare l’importanza per il turismo, che sempre più si orienta verso l’utilizzo del treno e dei mezzi pubblici.