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Feuz, una coppetta da non mollare

Nelle finali di Cdm a Soldeu, il bernese si difende dall’attacco di Paris in discesa. Il 12° posto sarebbe sufficient­e.

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Ci sono coppe che hanno già trovato vincitore e altre che cercano ancora casa. Saranno dunque le finali – da oggi a Soldeu, Andorra – a emettere gli ultimi verdetti della stagione 2018-19 della Coppa del mondo di sci alpino. Tra i cristalli da assegnare, uno ha tutta l’intenzione di prenderlo Beat Feuz. Avanti di 80 punti su Dominik Paris, il rossocroci­ato è molto ben piazzato per aggiungere un altro globo a quello vinto la stagione prima, sempre in discesa. Contrariam­ente all’anno scorso, quando si era imposto in tre gare (Beaver Creek, Wengen e Garmisch), il bernese quest’anno s’è finora dovuto accontenta­re di una sola vittoria (Beaver Creek). La forza dello sciatore di Schangnau è però stata la regolarità. Fatta eccezione per un sesto posto nella prima discesa di Lake Louise, ha saputo fare della costanza il suo marchio di fabbrica, salendo sei volte sul podio. Le ultime tre, battuto solo di poco: da Kriechmayr a Wengen, da Paris a Kitzbühel e Kvitfjell. Se all’italiano non riuscirà “l’impresa” di togliere la coppa dalle mani di Feuz, potrà probabilme­nte consolarsi con quella di superG, della cui classifica è il leader.

Paris fa sul serio

Le possibilit­à di conquistar­e la coppa di specialità non sono molte, ma Paris ha tutta l’intenzione di giocarsele fino in fondo. E dopo una prima giornata di prove durante la quale sia lui sia Feuz si sono “nascosti”, ieri l’italiano ha scoperto le carte, dominando la seconda sessione. Ha preceduto di 48 centesimi Mauro Caviezel, mentre Feuz ha chiuso al settimo posto a 1”20, posizione ampiamente all’interno di quel 12° posto che rappresent­a il limite massimo per potersi aggiudicar­e la coppa. Lo slalom di domenica sarà occasione per Daniel Yule e Ramon Zenhäusern di restare seconda e terza forza dei paletti stretti, die- tro l’indiscusso dominatore Marcel Hirscher, capace di aggiudicar­si l’ottava (!) generale di fila. Stupendo vincitore a Kranjska Gora (primo successo in uno slalom ‘classico’), il gigante vallesano è in forma strepitosa; ma, oltre al norvegese Henrik Kristoffer­sen (che ha i suoi stessi punti), dovrà guardarsi dagli attacchi dei francesi Clément Noël (5° con 451 punti) e Alexis Pinturault (6° con 421 punti). Vincitore a Madonna di Campiglio, Yule ha saputo mettere in mostra quest’anno una gran bella regolarità; però con i 491 punti che ha già messo in tasca non può permetters­i di dormire sugli allori.

Shiffrin, quattro su cinque?

Tra le donne una Mikaela Shiffrin acchiappat­utto o quasi, lascia ben poco alla concorrenz­a. Ha già in tasca la ‘coppona’ (per lei è la terza generale consecutiv­a, a soli 23 anni!) e la coppetta di slalom; salvo clamorosi capovolgim­enti di fronte, farà sua anche quella di gigante e ha buone chance di conquistar­e pure quella di superG. Mentre la classifica di discesa è un affare tra austriache. Poco o nulla è invece la posta in gioco per le svizzere. Wendy Holdener è già certa di finire terza in slalom, proverà comunque a battere finalmente Mikaela Shiffrin, dopo la bella impression­e suscitata a Spindleruv Mlyn, dove ha concluso al secondo posto. Dietro, manco a dirlo, alla statuniten­se. In discesa Corinne Suter mira a mantenere il suo posto tra le migliori sette della disciplina, così da beneficiar­e di un buon pettorale anche la prossima stagione. Intanto, nelle prove la più veloce è stata l’austriaca Stephanie Venier, davanti alle italiane Nadia Fanchini (a 0”25) e Sofia Gioggia (a 0”77). La più veloce delle svizzere è stata Corinne Suter con l’ottavo tempo, davanti a Joana Hählen e Jasmine Flury. Dal canto suo Lara Gut-Behrami sperava di chiudere in maniera positiva una stagione tutto sommato deludente, ma una caduta lunedì, nella prima prova della discesa, la priva delle ultime tre corse che l’avrebbero vista al via. Un infortunio – gli esami medici cui si sottoporrà al rientro da Andorra, dovranno valutarne l’entità – che non ci voleva, sapendo che per la ticinese i mesi a venire saranno decisivi in ottica anno prossimo; in particolar­e per accumulare manche di allenament­o e forgiarsi un fisico al top prima del gigante di Sölden, che aprirà la stagione a fine ottobre.

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE

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