Brissago, doppio (illustre) centenario
Il Festival internazionale, l’area museale aperta al pubblico, la Fondazione e l’Associazione, incentrate sulla figura del grande compositore. Questi quattro elementi della cultura brissaghese sono la testimonianza più tangibile del centenario (che cade quest’anno) della morte di Ruggero Leoncavallo e della nascita della Baronessa Hildegarde von Münchhausen, personaggi che hanno marcato profondamente la cultura locale. Il Presidente della Fondazione Ruggero Leoncavallo, Riccardo Beretta, ha espresso nella conferenza stampa tenutasi ieri mattina la riconoscenza al Municipio e “all’illuminato mecenatismo della Baronessa”. L’autorità politica ha giocato un ruolo di spicco, provvedendo alla messa a disposizione degli spazi specifici nel Palazzo Branca-Baccalà, e la Baronessa ha fornito il materiale espositivo, si è assunta una parte dei costi per l’infrastruttura e ha istituito la Fondazione omonima, cui ha fatto seguito l’Associazione degli Amici del museo, ha specificato Beretta; che ha anche lodato l’azione dei presidenti Giovanni Pantellini e Giancarlo Kuchler, “i quali, con il loro entusiastico impegno, hanno saputo dare, sin dall’inizio, una corretta impostazione alla Fondazione”.
Come già in passato, anche la nostra società necessita di “visionari”, di “illuminati” che sappiano proiettarsi “oltre”, è stato sottolineato ieri; occorrono idealisti e intellettuali che sappiano portare un vento nuovo d’apertura e di freschezza, dando nuovi impulsi, creando istituzioni che perdurano nel tempo.
Per sottolineare il doppio centenario, Fondazione e Amici del Museo Ruggero Leoncavallo hanno avviato una stretta collaborazione sia con l’autorità politica, sia con i promotori dell’omonimo Festival. Il Requiem di R. Leoncavallo, che chiude la 24ª edizione del Festival, è stato sponsorizzato dalla Fondazione per ricordare la Baronessa e il presidente, recentemente scomparso, Giancarlo Kuchler. Inoltre, alla storica Eva Frassi è stato affidato un mandato di ricerca per uno studio relativo al soggiorno dell’illustre Maestro napoletano a Brissago. Ricerca che sarà poi ripresa e presentata al pubblico. Queste iniziative si affiancano ai due tradizionali concerti, che si svolgono nel Salotto del Museo, facendo capo al prezioso pianoforte Erard del 1841, già appartenuto a Leoncavallo. Ritenuta la capienza ridotta della sala concertistica, sono già stati avviati contatti con l’autorità comunale in vista della realizzazione di una sala multiuso più capiente al primo piano di Palazzo Branca-Baccalà.