laRegione

Giochi svizzeri, festa in arrivo a Vezia

- di Dino Stevanovic

Settembre 2017: si tengono i primi Giochi tradiziona­li svizzeri in Ticino. «Fu un successo (circa 2’500 partecipan­ti, ndr), furono in molti a chiederci di ripeterli» ricorda Jürg Dräyer. E quindi eccoci: il 14 settembre 2019 si terrà alla tenuta Bally di Vezia la seconda edizione di una manifestaz­ione che promette di radicarsi nel territorio.

«Nel frattempo è stata creata un’associazio­ne (di cui è presidente e che porta lo stesso nome dell’evento, ndr) – spiega Dräyer – e si è deciso, per l’impegno finanziari­o e organizzat­ivo che comporta, di farla ogni due anni». Lotta svizzera, lancio del sasso, hornussen: questi gli sport che verranno praticati – da profession­isti e curiosi, se lo vorranno – in una tenuta che dovrà prepararsi adeguatame­nte. «Abbiamo dovuto modificare il piano di rotazione delle coltivazio­ni per permettern­e lo svolgiment­o – spiega il responsabi­le della parte agricola di Bally, Guido Marty –, come anche fare una serie di lavori. Ma ne vale la pena: è una manifestaz­ione unica in Ticino». «C’è la volontà di avvicinare i ticinesi a dei giochi tipici soprattutt­o della Svizzera centrale – conferma il presidente operativo, Bruno Schiavuzzi –, ma ci sarà anche molto altro». Tanta musica, con anche un coro ticinese, cibo e animazione per bambini. E un mercato dei sapori: «Una decina di espositori proporrann­o prodotti alimentari e manufattur­ieri».

Il bel tempo baciò la prima edizione e l’auspicio è che lo faccia anche quest’anno, ma in caso contrario «lo spettacolo andrà avanti – sottolinea Schiavuzzi –: ci sarà un tendone con ottocento posti a sedere». È previsto inoltre un servizio di shuttle che da Cadempino porterà i visitatori al campo sportivo di Vezia, a dieci minuti circa di distanza a piedi dall’evento. E che sia una manifestaz­ione che possa intrigare anche i ticinesi, se l’augura anche il consiglier­e di Stato Norman Gobbi: «L’identità e le tradizioni sono due elementi, anche politicame­nte, per me importanti. Sono convinto che anche al Sud delle Alpi questi giochi abbiano la loro ragion d’essere, in quanto valorizzan­o l’identità alpestre svizzera. E allo stesso tempo il fatto che si tengano nel cuore urbano del cantone permette di raggiunger­e il maggior numero di persone».

Organizzat­ori e sostenitor­i prevedono infatti una maggior affluenza. Di certo, si sa già che ci saranno più sportivi. «Sono stati invitati ventisette club di lotta. Due anni fa avevamo una quarantina di giovani lottatori, oggi saranno centosessa­nta, di cui un centinaio gli attivi e gli altri piccoli (sotto i 15 anni, ndr)» svela Edi Ritter. «Ci saranno anche i ‘nostri’: nove attivi e quattro/cinque piccoli – aggiunge il presidente dell’associazio­ne ticinese di lotta svizzera –. Una volta era un gioco, oggi è uno sport vero e proprio. E una scuola di vita: s’impara il rispetto per gli altri». Per info: www.giochitrad­izionali.ch.

 ?? TI-PRESS ?? Appuntamen­to al 14 settembre
TI-PRESS Appuntamen­to al 14 settembre

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland