Appello finale alla politica
Segue da pagina 21 Non vogliamo persone che si danno una pennellata di verde o di rosso per raccogliere qualche voto in più. Il paese, il mondo necessitano di politici con gli attributi, che non accettino compromessi, che non vogliano più aspettare, che vogliano agire. Subito! Siamo al punto di non ritorno. Le risposte ci sono, e da tanti anni. Ci sono processi che richiedono tempi lunghi per essere annullati, e il riscaldamento del globo è uno di questi. La CO2 resta centinaia d’anni nell’atmosfera e gli effetti sulla temperatura durano migliaia di anni. Ne conosciamo le fonti: 32% dalle auto, 18% abitazioni, 20% industria, 13% agricoltura. Ci si deve rendere conto che non c’è più tempo da perdere e che, oltre le apprezzatissime azioni dei singoli cittadini sensibili, serve un intervento della politica. Non possiamo più aspettare. Non possiamo più tollerare. Ha fatto bene ad esempio la consigliera federale Simonetta Sommaruga a parlare concretamente di limitare i veicoli Suv, ma con essi vanno limitate le auto e le cilindrate con un consumo di benzina/diesel eccessivo che superano parametri oggigiorno “accettabili” probabilmente attorno ai 5 l per 100 km. Incentivare l’uso di auto elettriche è imperativo: ma non è possibile aspettare decenni. Altrimenti sarà troppo tardi… I campi su cui agire sono molteplici e spesso concatenati (traffico, emissioni CO2, particelle fini). Sarebbe opportuno non disperdere le forze, coordinare e portare avanti progetti e proposte condivise, come per esempio piattaforme, siti di informazione e divulgazione cantonali e poi nazionali (e perché no internazionali). Visione utopica? Speriamo di no…