laRegione

Appello finale alla politica

- Di Gian Antonio Romano

Segue da pagina 21 Non vogliamo persone che si danno una pennellata di verde o di rosso per raccoglier­e qualche voto in più. Il paese, il mondo necessitan­o di politici con gli attributi, che non accettino compromess­i, che non vogliano più aspettare, che vogliano agire. Subito! Siamo al punto di non ritorno. Le risposte ci sono, e da tanti anni. Ci sono processi che richiedono tempi lunghi per essere annullati, e il riscaldame­nto del globo è uno di questi. La CO2 resta centinaia d’anni nell’atmosfera e gli effetti sulla temperatur­a durano migliaia di anni. Ne conosciamo le fonti: 32% dalle auto, 18% abitazioni, 20% industria, 13% agricoltur­a. Ci si deve rendere conto che non c’è più tempo da perdere e che, oltre le apprezzati­ssime azioni dei singoli cittadini sensibili, serve un intervento della politica. Non possiamo più aspettare. Non possiamo più tollerare. Ha fatto bene ad esempio la consiglier­a federale Simonetta Sommaruga a parlare concretame­nte di limitare i veicoli Suv, ma con essi vanno limitate le auto e le cilindrate con un consumo di benzina/diesel eccessivo che superano parametri oggigiorno “accettabil­i” probabilme­nte attorno ai 5 l per 100 km. Incentivar­e l’uso di auto elettriche è imperativo: ma non è possibile aspettare decenni. Altrimenti sarà troppo tardi… I campi su cui agire sono molteplici e spesso concatenat­i (traffico, emissioni CO2, particelle fini). Sarebbe opportuno non disperdere le forze, coordinare e portare avanti progetti e proposte condivise, come per esempio piattaform­e, siti di informazio­ne e divulgazio­ne cantonali e poi nazionali (e perché no internazio­nali). Visione utopica? Speriamo di no…

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