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I mestieri d’arte non vanno fuori tempo

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Buona la prima, pronti per la seconda. L’Associazio­ne ticinese artigiani artisti (Aticrea) non vuole restare fuori tempo e dedica la rassegna delle Giornate europee dei mestieri d’arte alla musica, prevista dal 5 al 7 aprile all’ex macello di Lugano. Rispetto alla precedente che ha comunque richiamato 2’000 persone, la seconda edizione ha puntato su un settore, quello delle musica, e sulla selezione. Obiettivo: proporre prodotti di qualità partendo dalle competenze presenti sul territorio. È questo l’unico modo, secondo il vicepresid­ente di Aticrea Claudio Gianettoni «di creare opportunit­à profession­ali e una nuova relazione tra il musicista e il produttore. Perciò, sono stati scelti undici artigiani ticinesi che esporranno le loro opere all’ex macello». Convinta che “l’usa e getta” non funziona più e i clienti sono orientati verso il valore e l’unicità del prodotto, Aticrea ha sposato la causa dei mestieri d’arte e vuole portarli a conoscenza di un pubblico sempre più vasto. Mestieri che non sono destinati a scomparire e nemmeno alla conservazi­one in museo, trovano anzi nuove vie d’applicazio­ne per gli antichi saperi. Gianettoni: «Se ne sono accorti anche i grossi marchi. Il successo dell’esposizion­e Homo Faber a Venezia lo dimostra». Le Giornate europee coinvolgon­o 19 nazioni e l’anno scorso vi hanno partecipat­o 1,2 milioni di persone, 200mila in Svizzera. L’Associazio­ne vorrebbe che l’evento fosse integrato nell’associazio­ne mantello svizzera e attende il via libera del Cantone. Intanto, 42 artigiani artisti apriranno le porte dei propri laboratori e all’ex macello ci saranno 11 artigiani attivi nella creazione di strumenti musicali che proporrann­o delle dimostrazi­oni. Ci sarà pure un violinista dell’Orchestra della Svizzera italiana che suonerà la stessa melodia su tre diversi violini ricavati dallo stesso albero da tre diversi artigiani per mostrare come il suono cambi a dipendenza di com’è stato costruito lo strumento. Secondo Roberto Badaracco, titolare del Dicastero cultura ed eventi, la rassegna «è di pregio e getta luce su un settore che si sta trasforman­do con l’integrazio­ne delle nuove tecnologie, pur rimanendo genuino. Merita di essere sostenuta perché attrae persone, crea dinamismo e suscita interesse, anche turistico». Per l’esposizion­e, l’entrata è libera, occorre invece iscriversi a www.metiersdar­t.ch per i laboratori. Su www.aticrea.ch si trovano altre informazio­ni.

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Un laboratori­o da visitare

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