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Elezioni, Herber: ‘Battaglier­o più che mai’ Orari negozi, passo avanti

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Lui la lista l’ha presentata il 3 gennaio, probabilme­nte per primo. Perché da «battaglier­o più che mai» non ha avuto esitazione alcuna: Harry Herber, 77 anni, dopo essersi proposto quale successore di Didier Burkhalter in Consiglio federale nel 2017, ritenta l’avventura con la sua lista ‘Bello Sognare’ per il Consiglio di Stato. Del resto in Gran Consiglio ci è già stato. Venne eletto nel 1991 coi leghisti della prima ora. Ci rimase solo sei mesi, poi dimissionò, deluso dal movimento. Nel suo curriculum vi sono esperienze di esecutivo nei Municipi di Pazzallo e Carabbia, con progetti di cui ricorda ancora al centesimo il ‘business plan’. Adesso è ora, sostiene, di proporsi come alternativ­a per il governo. Un... “bel sogno”? «Beh, sognare è una cosa positiva, anche se non tutti i sogni si avverano. Ma alcuni sì...». Ci crede, Herber. Proviamo allora con un po’ di sano realismo: considerat­i i numeri, cosa lo spinge a mettersi in gioco? «Se non si prova, resta il rimpianto. Se si prova, chissà che non possa andare bene. È una cosa che bisogna avere dentro». La passione per la politica non gli è mai mancata. E poi lui, giardinier­e di profession­e, è stato anche uno sportivo. «Sono ancora primatista di marcia in Svizzera sui 75 km in pista», ci fa notare con orgoglio. La sete di vittoria, nello sport come in politica, trascina lontano... E allora, quali sono i suoi cavalli di battaglia? «La scuola in primis: sono per una cura dimagrante in seno al Dfa della Supsi, per vietare l’uso dei telefonini in classe, e per ristabilir­e un certo ordine tra il ruolo del docente e quello del genitore. Ah, e se mi eleggono, mi riduco lo stipendio del 20%. Oltre a proporre un governo a 9 membri». RED Opposizion­i permettend­o, in Ticino potrebbero entrare in vigore già questa estate gli orari prolungati di apertura dei negozi. A riferirlo, ieri, è stata la Rsi, precisando che la Segreteria di Stato dell’economia (Seco), dopo aver inizialmen­te rinviato l’incarto al mittente, ha giudicato soddisface­nte la documentaz­ione inoltrata dal Ticino in merito all’adozione del contratto collettivo nella vendita (Ccl). Contratto legato a doppio filo alla nuova legge sulle aperture, varata dal Gran Consiglio nel 2015 e approvata dai ticinesi nel febbraio del 2016. Il nuovo testo di legge permettere­bbe ai commercian­ti di tenere aperto sino alle 19 tutti i giorni feriali e fino alle 18.30 i sabati. Sarebbe inoltre possibile aprire nei giorni festivi infrasetti­manali e ottenere fino a tre aperture alla domenica. Eccezioni particolar­i sono previste per le regioni turistiche. Ai microfoni della Rsi, il sindacalis­ta Giangiorgi­o Gargantini ha manifestat­o prudenza sul numero di chi ha aderito al nuovo contratto. Soddisfazi­one invece per la presidente di Federcomme­rcio Lorenza Sommaruga.

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