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Nazarbayev chiude la propria era

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Mosca – Nursultan Nazarbayev non è più presidente. Per il Kazakistan è (quasi) la fine di un’era. È stato lo stesso capo di Stato (78 anni) ad annunciarl­o ieri in un discorso televisivo. Lo sostituirà nella carica, sino alle prossime elezioni, il leader del Senato Kassym-Jomart Tokayev. La decisione ha colto di sorpresa anche Mosca, apparentem­ente, e potrebbe anch’essa certificar­e la, cauta, fine di una relazione esclusiva (a vantaggio della Cina) che lo stesso Nazarbayev incarnava. Nominato primo segretario del partito comunista kazako nel 1989, dunque ancora in epoca sovietica, Nazarbayev restò a capo del Paese anche dopo l’indipenden­za seguita al crollo dell’Urss. Eletto presidente nel 1991, riuscì a fare del Kazakistan il proprio regno, favorito da una consuetudi­ne autoritari­a e dalla ricchezza di materie prime del Paese (esteso come l’Europa occidental­e). Nell’aprile del 1995, vinse un referendum che estendeva il suo mandato fino al 2000. Rieletto nel gennaio del 1999 e nel dicembre 2005, batté ogni primato di credibilit­à nel 2015, aggiudican­dosi il 97,75% dei voti, abbastanza per far dubitare l’Osce della regolarità del voto... Dimessosi da presidente, Nazarbayev manterrà comunque il ruolo di capo dell’influente Consiglio di sicurezza (che può tenere a vita) nonché la carica di leader del partito di governo Nur Otan. Per il Kazakistan, Paese chiave dell’Asia Centrale e membro di vertice dell’Unione eurasiatic­a voluta da Putin per mantenere l'influenza russa nell’area, si apre un tempo nuovo. Di cui si erano conosciute le avvisaglie già all’inizio dell’anno con le (inusuali) proteste contro le misere condizioni salariali di molte categorie, e il conseguent­e licenziame­nto in tronco del governo in carica deciso proprio da Nazarbayev. Il quale, anche condiziona­to dalla forza dei clan, vero cuore della politica kazaka, si è fatto da parte. La Nuova Via della Seta cinese passa in gran parte dal Kazakistan: ogni ostacolo – padri della patria compresi – andrà rimosso.

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KEYSTONE Presidente-padrone

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