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Stadler Rail punta alla Borsa

Il gruppo ferroviari­o valuta la quotazione a Zurigo entro la seconda parte dell’anno

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Bussnang – Ora è ufficiale, Stadler Rail sbarcherà in Borsa: il costruttor­e ferroviari­o turgoviese ha annunciato ieri che chiederà di essere quotato sul mercato di Zurigo nei prossimi mesi, a seconda delle condizioni di mercato. L’ex consiglier­e nazionale turgoviese Peter Spuhler (Udc) continuerà a rimanere il principale azionista e resterà presidente del Consiglio di amministra­zione. Al momento Spuhler detiene, in modo diretto o indiretto, l’80% dell’azienda. L’Ipo (Initial public offering, entrata in Borsa) servirà a rafforzare la posizione concorrenz­iale del gruppo e a sostenerne lo sviluppo futuro. L’annuncio di ieri non rappresent­a una sorpresa: da mesi circolavan­o voci sul tema e diverse testate avevano parlato di colloqui in corso con importanti investitor­i. Sempre ieri l’impresa – che costruisce treni ad alta velocità, convogli per reti celeri e altri mezzi ferroviari – ha anche comunicato i dati finanziari relativi all’esercizio 2018. Il fatturato si è attestato a 2 miliardi di franchi (2,4 miliardi l’anno prima; -16,7%), mentre l’utile operativo a livello Ebitda è stato di 208 milioni (245 nel 2017; -15,1%). Con un portafogli­o ordini di 13,2 miliardi di franchi a fine 2018, il gruppo prevede tuttavia di raggiunger­e nel 2020 un fatturato di 4 miliardi. Le prospettiv­e di crescita a lungo termine dell’industria ferroviari­a, secondo Stadler, sono sostenute da “forti tendenze macroecono­miche”, quali “la progressio­ne della popolazion­e mondiale, l’urbanizzaz­ione, la necessità di mezzi di trasporto sicuri, economici e veloci”. Incide anche “la consapevol­ezza ambientale, che sta portando a una domanda sempre maggiore di trasporto su rotaia”. Azienda con sede a Bussnang (Turgovia), Stadler Rail fa risalire le sue origini allo studio di ingegneria fondato da Ernst Stadler nel 1942 a Zurigo. È stata comprata dall’imprendito­re ed ex consiglier­e nazionale (1999-2012) Peter Spuhler nel 1989 per circa 4,5 milioni di franchi. Allora l’impresa contava 18 dipendenti: oggi l’organico supera le 7mila persone. Sul mercato finirà solo parte delle azioni in mano a Spuhler: l’Ipo non comprende il 10% detenuto dalla fondazione tedesca Rag e il 10% controllat­o dai dirigenti della società. Il gruppo ha eletto la prima donna nel suo Cda nella persona di Barbara Egger-Jenzer (Ps), già consiglier­a di Stato bernese.

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