laRegione

Alberghi, bonus rivisti

Proposta pianificat­oria ‘bis’ ad Ascona per incentivar­e lo sviluppo del settore

- Di Serse Forni

Su richiesta del Cantone, il Municipio torna a basarsi sugli indici di sfruttamen­to, eliminati nella prima (controvers­a) versione

Ad Ascona l’albergheri­a è uno dei settori trainanti dell’economia locale. E le autorità comunali da anni ne promuovono e ne incentivan­o lo sviluppo. Uno degli strumenti usati è il Piano regolatore (Pr), che già nella versione approvata alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso concedeva dei bonus. Ora si pensa a nuovi “abbuoni”. Un tema che però risulta complesso e che va concordato con il Cantone. Una prima versione, datata 2012, si è arenata: in sostanza Ascona aveva introdotto un articolo specifico nelle norme di applicazio­ne del Pr. Ma il Consiglio di Stato nel 2015 lo ha bocciato, spiegando che con l’abolizione dell’indice di sfruttamen­to “non sarebbe stato possibile regolare l’edificabil­ità e gestire uno sviluppo omogeneo e coerente degli insediamen­ti in tutte le zone”. Il Comune ha impugnato questa decisione di fronte al Tribunale amministra­tivo (Tram). Ad oggi, il ricorso è sospeso in attesa dei risultati delle trattative tra Comune e Cantone. Sulla questione il Borgo ha intrapreso una procedura parallela, con la costituzio­ne di un gruppo di lavoro, un esame preliminar­e cantonale e una consultazi­one pubblica. Ora si è arrivati al risul-

tato finale con una proposta che verrà sottoposta prossimame­nte al Consiglio comunale. Il Municipio ha deciso di basarsi ancora sull’indice di sfruttamen­to per la concession­e dei bonus alberghier­i e paralbergh­ieri (legati comunque alle parti comuni delle strutture e non utilizzabi­li per costruire ulteriori camere). Inoltre, per tutelare lo sviluppo territoria­le, verrà mantenuto il principio secondo il quale l’abbuono deve in ogni caso essere commisurat­o agli indici di zona. Se la struttura che ha beneficiat­o dei bonus dovesse cessare l’attività, il Comune potrà richiedere un compenso. Il bonus corrispond­e al massimo al 20 per cento dell’indice di sfruttamen­to per tutte le zone, tranne per la Ru2 (residenzia­le unifamilia­re a due piani) che avrà una regolament­azione differenzi­ata per evitare impatti paesaggist­ici eccessivi (ad esempio, non ci saranno deroghe per allungare le facciate). Nel caso in cui la nuova versione andasse in porto, il Municipio ritirerà il ricorso presentato al Tram, limitatame­nte al tema in questione.

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TI-PRESS Il turismo, cavallo di battaglia del Borgo

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