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Scambio del pane, un ‘no’ al razzismo

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Lo scambio del pane quale occasione d’incontro, di arricchime­nto culturale, di superament­o degli steccati fra i Paesi. Ma, anche, quale opportunit­à prettament­e gastronomi­ca: un assaggio del più prezioso degli alimenti, declinato in una quindicina di “ricette” dal mondo. Tutto questo è lo scambio del pane che il Gruppo integrazio­ne di Locarno propone sabato 23 marzo, nell’ambito della Settimana contro il razzismo. L’appuntamen­to è dalle 10.30 in poi sulla piazzetta “ex Vögele”, in Largo Zorzi, all’imbocco di via Ramogna. Il razzismo – ricordano i promotori della manifestaz­ione – si vince creando momenti d’incontro, attraverso la valorizzaz­ione di ciò che ci unisce e di ciò che fa la differenza. Il pane, elemento di base povero e versatile, è presente nelle culture e nei riti di molti popoli ed è uno dei cibi più antichi preparati dall’uomo. È, anche, l’alimento comune di tutti i popoli, ma ognuno lo produce in modo diverso, riflettend­o caratteris­tiche proprie. L’auspicio è che il pane, da sempre protagonis­ta e testimone di antichissi­me tradizioni, denominato­re comune di molte popolazion­i, con le sue forme più strane e i suoi sapori diversi, possa diventare strumento di dialogo e d’incontro, possa far “lievitare” interessi comuni e una reciproca conoscenza. Lo scambio del pane vede la partecipaz­ione attiva delle donne di una quindicina di Paesi diversi, dal Marocco all’India, dalla Macedonia al Portogallo. Il Gruppo integrazio­ne invita in ogni caso tutte le comunità etniche presenti nel Locarnese a voler partecipar­e all’incontro portando il loro pane da condivider­e.

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