‘L’eccesso di manifestazioni sottrae partecipanti a tutte’
Oltre alla concomitanza di diverse gare podistiche, le associazioni sono confrontate con la comparsa di discipline “à côté” del movimento. «Non sono malviste – sostiene Adriano Beretta –, però le competizioni come la “Skyrace” o lo “Scenic Trail” sono una moda passeggera: si ricerca l’estremo. Sono molto popolari ma richiedono una preparazione adeguata, altrimenti si rischia di non riuscire a concludere l’evento». Si ravvisa un entusiasmo irrefrenabile a discapito delle corse podistiche. «Al momento c’è un eccesso di manifestazioni. Ogni weekend vengono organizzate due o tre gare… Sono troppe! Il pericolo è che le manifestazioni si sottraggano partecipanti a vicenda».
Mantenere la passione
Il problema più consistente in vista del futuro? La limitata dedizione dei giovani... «Durante le venticinque edizioni della Stralosone di giovani ne sono passati tanti – afferma Elio De Carli –. Tuttavia, non è detto che una volta cresciuti continuino con la corsa». Del medesimo avviso Beretta. «Chi vuole avvicinarsi al podismo deve mettere in preventivo molti sacrifici. Per ottenere buoni risultati è necessario allenarsi giornalmente». La presenza di giovani è garantita, ma non tutti sono disposti a soffrire. Vi è il rischio che molti smettano di correre. «Spesso passano ad altri sport, meno vincolanti – prosegue Beretta –. La corsa richiede un impegno molto importante, e i guadagni sono modesti. Nelle altre discipline il profitto è superiore». «Le competizioni regionali sono differenti da quelle nazionali e internazionali – puntualizza De Carli –. Per raggiungere determinati risultati su grandi palcoscenici è necessario salire un ulteriore scalino». Il progresso tecnologico ha migliorato il podismo. «Però i cronometraggi che si conseguivano un tempo alle nostre latitudini al momento sono irrealizzabili. Una volta le corse erano contraddistinte da vere e proprie competizioni; oggi, invece, i podisti sono corridori della domenica».