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‘Non è solo per lo Zugo’

Senza sorprese, il Lugano non rinnova Ireland. Roland Habisreuti­nger: ‘La squadra non ha soddisfatt­o le aspettativ­e’.

- Di Moreno Invernizzi

Inevitabil­e, oltre che scontato. Tre giorni dopo l’eliminazio­ne in quattro partite allo stadio dei quarti di finale, il Lugano ufficializ­za quel passo che era praticamen­te assodato che facesse: niente nuovo contratto per Greg Ireland, la cui era sulla panchina bianconera, iniziata a metà gennaio 2017, si è così chiusa sabato notte contro lo Zugo. Assieme al tecnico di Orangevill­e, il Lugano congeda pure il suo assistente, Jussi Silander. «Nessuno mette in dubbio i meriti di Greg come allenatore – tiene a sottolinea­re il direttore sportivo dei bianconeri Roland Habisreuti­nger –. In questi due anni in cui è stato alla guida della squadra ha fatto un buon lavoro, raggiungen­do diversi traguardi. Ma se guardiamo unicamente alla stagione che si è appena chiusa, la squadra non è mai stata in grado di adempiere alle aspettativ­e, e questo in nessun contesto in cui era impegnata: né in campionato, né in Champions e nemmeno in Coppa Svizzera». Non è comunque stata unicamente l’uscita di scena in appena quattro partite contro lo Zugo a indurre la dirigenza bianconera a prendere questa decisione: «Anche questa eliminazio­ne ha avuto un suo peso, ma alla base del verdetto c’è una valutazion­e generale che tiene in consideraz­ione un po’ tutto. Non necessaria­mente, se fosse andata in altro modo contro lo Zugo, la decisione se rinnovare o meno il contratto con Ireland sarebbe stata diversa». Come si spiega il direttore sportivo il calo di quest’anno? La squadra seguiva l’allenatore? «Non ho mai avuto l’impression­e che il suo messaggio non passasse più. Ed è anche per questa ragione che avevamo deciso di andare avanti con lui alla transenna fino al termine della stagione». Ora però si cambia. E stando a quanto anticipato da TeleTicino, l’attuale tecnico del KalPa Kuo-

pio, Sami Kapanen, avrebbe già incontrato i vertici della società bianconera. Sul lavoro che si sta facendo in queste ore, Habisreuti­nger spiega che «una lista con qualche nome c’è: oggi (ieri, ndr) sono iniziati i colloqui, ma prima di tutto andava comunicata a Ireland e Silander la nostra decisione. La posizione di De Piero, che era sì assistente al pari di Silander, ma con altre mansioni, sarà invece discussa più avanti». E la sua potrebbe anche non essere l’unica posizione aperta: «Valutazion­i sono in corso; del resto pure della mia non si è ancora parlato».

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TI-PRESS/D.AGOSTA Tre giorni dopo l’eliminazio­ne dai playoff, la società ha deciso di salutare il 53enne canadese

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