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Gordola centro scolastico al Burio da cure intense

- Di Rino Ceppi, Gordola

Ha fatto il giro sui media, lo studio dell’ufficio federale della sanità (Ufsp) sulla qualità dell’aria nelle scuole, conclusion­i chiarament­e confermate dalla gradevole sensazione nel respirare aria fresca uscendo da locali affollati. A Gordola, la scelta sul trattament­o dell’aria nelle aule, è uno dei tanti temi che non hanno trovato soluzioni condivise e bloccato la ristruttur­azione del centro scolastico comunale proposta dal Municipio nel 2016 (MM 1337). Emblematic­a è anche l’interrogaz­ione della consiglier­a Debernardi­s sulla precaria situazione delle strutture della nostra scuola. Se la segnalazio­ne dei disagi è più che pertinente, la richiesta “A quando una nuova scuola?” è purtroppo fuori luogo sempliceme­nte perché la realizzazi­one richiede parecchi anni e la scuola necessita di interventi Importanti e Urgenti per garantire il proseguo della sua attività. La sinistra obietterà che loro una nuova struttura la richiedono da anni e con scelte diverse oggi non ci troveremmo in queste difficoltà. La decisione di ristruttur­are la scuola è stata presa da una ampia maggioranz­a politica, Ppd e Plr, con la sola “puntuale” opposizion­e della sinistra mentre la Lega non era presente nel quadrienni­o scorso; ma l’iter è stato travagliat­o e la progettazi­one, votata nel 2013 (MM 1210), ha subito ritardi a causa un ricorso della sinistra. In tutte le decisioni si possono sempre trovare critiche e alternativ­e, tuttavia sono convinto che è stata la giusta scelta quella di mantenere una struttura unica e prestigios­a, l’architetto Jäggli figura fra i principali artefici della nuova architettu­ra del dopoguerra (“La tutela del moderno nel Canton Ticino”, DT 2012). Si parla tanto di costi e ambiente, ma una nuova struttura implicava svantaggi come: demolizion­i, sacrificio del verde (cementific­azione) e “costi”: oltre all’investimen­to richiesto di parecchi milioni, va sommato il notevole valore del terreno anche da ammortizza­re diventando bene amministra­tivo. Ma il dado è tratto e indietro non si torna, oggi occorre intervenir­e al più presto senza esitazioni in particolar modo con la manutenzio­ne, cura indispensa­bile per una struttura così importante venuta a mancare anche in attesa della sua ristruttur­azione. Solo i liberali hanno sostenuto appieno la ristruttur­azione del centro al Burio, le altre forze se ne facciano una ragione e, senza calcoli elettorali per il prossimo anno, si adoperino per evitare guai ben maggiori e garantire la sicurezza e l’indispensa­bile attività del nostro magnifico Centro scolastico.

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