Nuovi stimoli per gli alberghi
Lorenzo Pianezzi (Hotelleriesuisse Ticino): cerchiamo altri clienti con eventi culturali e sportivi E sul -7,5% di pernottamenti nel 2018: ‘I dati vanno contestualizzati, siamo in linea con la media degli ultimi quattro anni’
«È vero, nel 2018 i pernottamenti in Ticino sono calati del 7,5%. Ma dobbiamo mettere qualche puntino sulle i». Predica calma e attenzione Lorenzo Pianezzi, presidente di Hotelleriesuisse Ticino, incontrando la stampa a margine dell’Assemblea generale 2019 dell’associazione. Perché siamo di fronte a «un dato importante che deve far riflettere», ma che allo stesso tempo «deve essere inserito in un contesto». Il motivo, continua Pianezzi, è che «le cifre, le statistiche non vanno lette con la pancia e con approssimazione. Per comprendere appieno questo dato, bisogna non solo compararlo con quello del 2017, ma inserirlo in una linea di almeno tre o quattro anni». E, così facendo, «si scopre come considerando il periodo che inizia dal 2015, il dato riscontrato l’anno scorso sia in linea con la media». Stop allarmismi quindi, «che non fanno bene al settore», e più approfondimento su quali sono le dinamiche del settore alberghiero. Nel 2017 «siamo saliti del 7,7% grazie a eventi come l’azione della Raiffeisen, che da sola ha portato 100mila pernottamenti, o l’apertura di AlpTransit e grandi manifestazioni che non erano in agenda l’anno passato – prosegue il presidente di Hotelleriesuisse Ticino –. Questa è «un’osservazione doverosa, non una giustificazione». E una partenza per «spronare la nostra categoria a fare sempre di più. Per questo abbiamo deciso di focalizzarci su tre ambiti ben precisi: l’impegno sociale con il miglioramento delle condizioni del Contratto collettivo nazionale di lavoro, l’informazione e la formazione dei soci, il miglioramento delle condizioni quadro». L’obiettivo è consolidare «un settore già stabile», e la nuova clientela «si può attrarre proponendo più attività sportive e culturali, con un’informazione e una promozione mirate». Numeri positivi arrivano, insomma, da «un settore sano e che affronta le sfide del futuro», per Pianezzi. E che, soprattutto, «forma con orgoglio i dipendenti». Sì, perché «è da qualche anno che l’associazione è attiva nello sforzo di tradurre la nuova formazione nel ramo dell’albergheria Ica (impiegato/a in comunicazione alberghiera) in una proposta formativa adatta al Ticino». E i numeri per ora soddisfano: «I risultati del 2018 sono stati positivi, con nove apprendisti che hanno avuto la possibilità di formarsi nel nostro cantone e ben venticinque alberghi ticinesi accreditati come strutture per la formazione di apprendisti».
‘Sì a prenotazioni e check-in automatizzati in bassa stagione’
Nuova linfa, «il ricambio generazionale è importantissimo», per un settore che, complici le sfide della digitalizzazione e della tecnologia, subisce cambiamenti continui. E in questo senso, Pianezzi apre «a check-in e prenotazioni automatizzati in bassa stagione», ma ricordando che «la tecnologia non sostitui-
sce il calore e le competenze degli addetti ai lavori che devono sfruttare la digitalizzazione, portando nuovi stimoli e intuizioni». E, a proposito di cambiamenti se ne profilano due non di poco conto. Il primo è il cambio alla guida della direzione di Ticino Turismo, dopo le dimissioni di Elia Frapolli. A domanda della ‘Regione’, Pianezzi risponde
auspicando che «anche con il nuovo direttore ci sia lo stesso nostro coinvolgimento, e speriamo sia una persona dinamica, in gamba e altrettanto innovativa. Ci serve un ‘coach’, una persona sicura che detti la linea, che abbia una visione chiara». E poi, all’orizzonte c’è l’apertura della galleria di base del Ceneri. Evento che «rivoluzionerà il concetto
Ticino e che, speriamo, tolga orticelli ancora troppo presenti. Ci aiuterà a ragionare come una città, dove tutto è vicino e raggiungibile, e a cambiare un po’ la mentalità». Infine, il 31 marzo avrà luogo ‘Please disturb’, evento nel quale alcuni alberghi ticinesi apriranno le porte ai giovani incuriositi dalla professione.