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Seggiolino in pista: ‘Pagherò la multa’

Fedelissim­o dell’Hcap si scusa col club: ‘Sembrava un’altra ingiustizi­a e non ci ho visto’

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Sabato 16 marzo, gara 4 dei playoff Ambrì-Bienne alla Valascia. Dopo una manciata di minuti D’Agostini va a terra, gli avversari risalgono e segnano. Gli arbitri – rei di aver già sfavorito l’Hcap nella gara 3 – vengono contestati e dalla tribuna centrale qualcuno scaglia in pista un seggiolino. Non contento, l’autore del gesto lancia verso gli arbitri anche banconote da cento fotocopiat­e. Come in occasione di altri lanci (monete, birre ecc.) anche stavolta il club sarà multato dalla Lega hockey. Ma l’autore del gesto non ha atteso la videosorve­glianza: finito il match si è subito annunciato al presidente Filippo Lombardi chiedendo scusa e assicurand­o di voler pagare l’eventuale parte di multa attribuita al proprio gesto: «Quando la caduta di D’Agostini non è stata sanzionata – racconta alla ‘Regione’ –, mi è sembrata l’ennesima ingiustizi­a e non ci ho più visto. Poi il video ha mostrato che non c’era infrazione... ma ormai il danno era fatto. Sono molto dispiaciut­o, soprattutt­o perché ho parzialmen­te rovinato la serata magica della vittoria nei playoff, la prima da 13 anni. Tifo Hcap da oltre mezzo secolo e di partite in casa ne ho perse poche». Se sarà diffidato? «Guarderò le partite in tv». La Valascia Immobiliar­e Sa si appresta intanto ad avviare il cantiere della nuova pista sulla piana di Ambrì con un investimen­to di 53 milioni. Dopo la simbolica prima badilata del 22 dicembre, gli ultimi tre mesi sono serviti ad affinare i dettagli. La data d’inizio era già stata fissata, ma un punto rimane nel frattempo ancora da definire. Riguarda la designazio­ne del ‘controller dei conti’ voluto dalla Sa per vigilare dal profilo finanziari­o sull’avanzament­o del cantiere, e meglio sul rispetto del preventivo e dei costi indicati per ogni appalto. Una figura che si aggiungerà alla direzione lavori, al capoproget­to e al progettist­a (architetto Mario Botta). La persona identifica­ta, tre settimane fa ha declinato il mandato per impegni profession­ali prepondera­nti all’estero. Si sta quindi cercando, tramite colloqui, un nuovo profession­ista da incaricare. Il ruolo non è di poco conto se si considera la volontà del committent­e di ridurre al minimo il rischio di superament­i di preventivo; perciò una delle quattro banche coinvolte nel finanziame­nto ha comunicato di poter firmare il contratto di prestito ipotecario una volta accertata la designazio­ne del controller (le altre tre hanno già firmato).

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