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Il fu Motel Riviera è stato demolito

Il progettist­a e i promotori attendono una risposta dal Cantone riguardo al richiesto ampliament­o che consentire­bbe d’inserire anche spazi comuni e un piccolo ritrovo-caffetteri­a

- Di Marino Molinaro

Dopo anni d’attesa, le ruspe sono entrate in azione nei giorni scorsi. Al posto del vetusto edificio, chiuso nel 1992, sorgerà una residenza per persone anziane autosuffic­ienti.

C’era una volta il Motel Riviera di Claro: affacciato sulla cantonale all’entrata sud del paese, ha accolto clientela fino all’avvento dell’autostrada. Poi sempre meno, fino alla cessazione dell’attività nel 1992 e trasformaz­ione in uno spettrale non luogo dentro un comparto di 6’000 metri quadrati. Se n’era parlato pubblicame­nte negli anni 2000 quando giravano voci, mai confermate, di una seconda vita come postribolo; e nel 2009 quando fu messo in vendita per 2,5 milioni di franchi; poi nel 2014 per un incendio appiccato da ignoti; e l’ultima volta nel dicembre 2015 quando l’allora Municipio dell’ex Comune lo aveva indicato come possibile candidato a ospitare il Museo cantonale di storia naturale che il Consiglio di Stato ha invece destinato a Locarno. Il medesimo Municipio già nell’ottobre 2013 aveva rilasciato una licenza edilizia – tutt’oggi valida e vincolata alle indicazion­i cantonali trovandosi il sito fuori zona edificabil­e – che consente la demolizion­e e riedificaz­ione a nuovo di un complesso a fini abitativi per anziani autosuffic­ienti. Nel frattempo il dossier è passato all’Esecutivo della Città di Bellinzona nel quale figura anche il quartiere di Claro. E una successiva richiesta di ampliament­o giace da tre anni sui tavoli del Cantone. La novità degli ultimi giorni – sotto gli occhi dei passanti – è costituita dalle ruspe che dalla scorsa settimana hanno iniziato a demolire il fatiscente edificio. In precedenza – annota l’architetto luganese Mauro Galfetti, progettist­a del nuovo complesso – per alcuni mesi si è proceduto allo smantellam­ento delle parti in cui figurava una massiccia presenza di amianto; incaricata una ditta specializz­ata che ha agito rispettand­o le normative sull’amianto.

Piccoli appartamen­ti modulabili

Promosso da privati luganesi, il nuovo edificio su tre livelli è stato pensato per accogliere in affitto anziani autosuffic­ienti che potranno contare su servizi previsti in strutture analoghe già spuntate in varie località ticinesi, come la possibilit­à di avere pasti a domicilio, servizio di pulizia, assistenza sanitaria e il custode sociale cui sarà destinato un appartamen­to. Gli spazi interni sono stati concepiti come in parte modulabili, laddove taluni bilocali potranno essere trasformat­i in monolocali a dipendenza delle esigenze degli affittuari. Pure previsti posti auto per inquilini e visitatori e ampi spazi verdi. Dal Cantone, si diceva, è attesa una decisione sulla richiesta di ampliament­o del progetto originale: qualora venisse accolta, sarà possibile inserire altri appartamen­ti, spazi comuni, ma anche

locali per riunioni che favorirebb­ero l’intergener­azionalità e un piccolo esercizio pubblico, una caffetteri­a utile per l’incontro degli ospiti/inquilini con i loro visitatori o con la gente del paese. L’avvio del cantiere era stato notificato nel novembre 2015. Il seguito – ha spiegato recentemen­te il Municipio cittadino

rispondend­o a un’interpella­nza – era stato ritardato anche a causa di una trattativa per un eventuale acquisto da parte dell’ex comune di Claro e di una prevista modifica di Piano regolatore su cui era già pendente anche un ricorso al Consiglio di Stato inoltrato dalla società proprietar­ia del fondo. Lo scorso dicembre, e dopo un ulteriore sollecito comunale, il responsabi­le del progetto aveva confermato di aver dato disposizio­ni per sistemare le recinzioni di cantiere in modo da garantire la sicurezza e il decoro. In attesa delle ruspe che nel frattempo hanno ultimato il loro lavoro. Edificazio­ne al via dopo la prossima estate.

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TI-PRESS/CRINARI Eliminato l’amianto, il grande edificio è attualment­e in fase di demolizion­e

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