laRegione

Fabio Abate interroga il Consiglio federale sul canone, sull’Agenzia italiana delle entrate e sui rustici

-

Canone radiotelev­isivo, Agenzia italiana delle entrate e rustici. Sono tre temi oggetto di altrettant­i atti parlamenta­ri depositati dal consiglier­e agli Stati Fabio Abate (Plr), che verranno discussi dal parlamento durante la prossima sessione estiva delle Camere federali. Con un postulato, il ‘senatore’ ticinese chiede al Consiglio federale di “esaminare un sistema alternativ­o di calcolo del canone” per quanto riguarda le imprese. Secondo Abate oggi vi sono infatti molte piccole medie imprese che pagano cifre sproporzio­nate se paragonate con il loro effettivo guadagno. Il ‘senatore’ chiede poi lumi al governo sulle richieste di informazio­ni inviate dall’Agenzia italiana delle entrate alle banche svizzere. In un’interpella­nza chiede se l’autorità italiana contatti gli istituti elvetici senza coinvolger­e l’Amministra­zione federale delle entrate; se dalla domanda di informazio­ni scaturisco­no obblighi fiscali (in tal caso si tratterebb­e di una doppia imposizion­e); e come tutelare i collaborat­ori delle banche, di cui sono stati chiesti i nominativi. Infine, Abate, sempre con un interpella­nza, chiede all’esecutivo se i ricorsi presentati dal rappresent­ante legale dell’Ufficio federale dello sviluppo territoria­le contro il rilascio della licenza edilizia per la riattazion­e di rustici ubicati fuori zona edificabil­e e inseriti nel perimetro del Puc-Peip (il Piano di utilizzazi­one cantonale dei paesaggi con edifici e impianti protetti, ndr) adottato dal Gran Consiglio ticinese, siano condivisi anche dai collaborat­ori dello stesso Ufficio. RED

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland