Medacta in Borsa già ad aprile
La società fondata da Alberto Siccardi ha anticipato i tempi annunciati dieci giorni fa
Castel S. Pietro – Si concretizzano i piani di sbarco in Borsa di Medacta International: il gruppo con sede a Castel San Pietro che sviluppa, produce e distribuisce in tutto il mondo dispositivi medici ortopedici e neurochirurgici sarà quotato il 4 aprile o nei giorni immediatamente vicini. La famiglia proprietaria Siccardi rimarrà azionista di maggioranza anche dopo l’Ipo (Initial public offering, l’offerta pubblica di vendita, ndr), informa l’azienda in un comunicato. La quota di azioni liberamente negoziabili sarà del 28,5%: in caso di forte domanda la percentuale potrebbe essere portata al 32,8%. I titoli saranno offerti a un prezzo compreso fra 88 e 104 franchi. Tenendo conto del prezzo massimo, la vendita porterà fra 593 e 682 milioni di franchi. La capitalizzazione borsistica massima sarà di 2,1 miliardi. Medacta aveva annunciato dieci giorni fa la volontà di entrare in Borsa, ma dell’operazione si parlava ormai da tempo. Dovrebbe trattarsi della prima Ipo dell’anno in Svizzera. Fondata nel 1999 e controllata dalla famiglia Siccardi, l’impresa ha realizzato l’anno scorso un giro d’affari di 273 milioni di euro (309 milioni di franchi). È presente in dodici paesi, fra cui Stati Uniti, Giappone e Australia; i prodotti sono distribuiti in 20 stati. Medacta dispone di 400 brevetti e dà lavoro a 970 persone. Quella di Medacta International non sarà però l’unica Ipo dell’anno. Per la seconda parte del 2019, infatti, è prevista anche la quotazione della Stadler Rail dell’imprenditore turgoviese Peter Spuhler, già consigliere nazionale dell’Udc. L’annuncio di questa settimana non rappresenta una sorpresa: da mesi circolavano voci sul tema e diverse testate avevano parlato di colloqui in corso con importanti investitori. Stadler Rail – che costruisce treni ad alta velocità, convogli per reti celeri e altri mezzi ferroviari – ha anche comunicato i dati finanziari relativi all’esercizio 2018. Il fatturato si è attestato a 2 miliardi di franchi (2,4 miliardi l’anno prima; -16,7%), mentre l’utile operativo (Ebitda) è stato di 208 milioni (245 nel 2017; -15,1%). Con un portafoglio ordini di 13,2 miliardi di franchi a fine 2018, il gruppo prevede tuttavia di raggiungere nel 2020 un fatturato di 4 miliardi.