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Riviera, luce verde alla Sa per l’aerodromo

- MA.MO.

«Un successo, sono soddisfatt­o dell’appoggio quasi unanime ottenuto dal Legislativ­o», spiega alla ‘Regione’ il sindaco di Riviera Raffaele De Rosa (foto). Mercoledì sera in seduta straordina­ria il Consiglio comunale con 23 voti favorevoli e uno contrario (un rappresent­ante del Plr) ha infatti dato il proprio avallo alla costituzio­ne della Società anonima ‘Riviera Airport Sa’ necessaria alla gestione dell’aerodromo (futuro Polo tecnologic­o dell’aviazione della Riviera - Pavir) una volta che la Confederaz­ione ne sbloccherà la trasformaz­ione da militare in civile. Con la medesima decisione il Legislativ­o ha concesso i 220mila franchi chiesti dal Municipio per procedere alla sottoscriz­ione del capitale azionario e per sostenere le spese legali. Nel frattempo – spiega il sindaco – l’Esecutivo ha scritto ad ArmaSuisse, proprietar­ia dell’ampio sedime, sottoponen­dole la bozza di contratto scaturita dalle lunghe trattative cui hanno preso parte Comune, Cantone e Confederaz­ione. Si è stabilito – rammenta De Rosa – che la cessione avvenga nella forma del diritto di superficie per 99 anni, diritto per il quale il Comune s’impegna a versare 910mila franchi (una richiesta di credito in tal senso seguirà). Altri tre milioni sono stati sin qui assicurati dal Consiglio di Stato che a tempo debito – una volta sottoscrit­to dalle parti il contratto – dovrà sottoporre al Gran Consiglio il proprio messaggio con la richiesta di credito. Tre milioni che serviranno a finanziari­e adeguament­i infrastrut­turali (2,6 milioni) e manutenzio­ni straordina­rie degli immobili (520mila franchi) nell’ambito della trasformaz­ione da aerodromo militare in civile. L’opzione acquisto, ricordiamo, è stata esclusa ritenendo ArmaSuisse il sito strategica­mente importante, a lungo termine, per la Confederaz­ione. Un punto questo condiviso dal governo cantonale, ciò che ha indotto il Comune a non insistere per l’acquisto tout court. «Nelle nostre valutazion­i – aggiunge tuttavia il sindaco – abbiamo ritenuto opportuno sottoporre ad ArmaSuisse una cinquantin­a di clausole alla bozza di contratto. Uno dei punti che chiediamo siano presi in consideraz­ione è quello del tasso d’interesse: inizialmen­te era previsto al 3,5% e noi a suo tempo avevamo già chiesto una riduzione; che ci è stata concessa portandolo al 3%; ma nel frattempo abbiamo scoperto che ArmaSuisse in una situazione simile aveva già concesso il 3%. Ma allora perché con noi aveva ‘provato’ a fare il 3,5%? Per questo motivo abbiamo ora proposto il 2,5%».

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Dal Cc anche i necessari 220’000 fr.

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