‘Tempi di lavoro, alcune irregolarità risolte dalla nuova Direzione. Ma...’
«Diversi incontri sono avvenuti fra sindacati e Direzione dell’azienda di trasporto per quanto riguarda il tempo di lavoro. Risalgono già alla gestione precedente delle Fart: il Sev aveva coinvolto l’Ufficio federale dei trasporti, che a sua volta aveva rilevato alcune irregolarità. Ora, con la nuova Direzione, parte di queste specifiche questioni sono state risolte, ma restano sul piatto alcune questioni legate all’introduzione della nuova legge e relativa ordinanza per ciò che concerne il tempo di lavoro». Angelo Stroppini, sindacalista Sev, giudica tutto sommato positivamente le dinamiche instauratesi fra Direzione Fart, commissione del personale e sindacato stesso. «I temi da affrontare e possibilmente risolvere ci sono, e nessuno è stato con le mani in mano – dice –. Lo stesso Ufficio federale dei trasporti rimane particolarmente attento rispetto ad alcune tematiche messe in luce dai sindacati. Parlo di difficoltà nell’implementazione di determinate misure; difficoltà che creano evidentemente dei malumori fra i dipendenti». I colloqui sindacato-Fart «sono regolari – sottolinea Stroppini –. Non nascondo che non tutti i problemi sono stati risolti al meglio e vanno di conseguenza ulteriormente sviscerati. Farlo però con le lettere anonime non è la strada giusta: molto meglio contattare direttamente i sindacati o la commissione del personale, tutti i membri della quale fanno parte del Sev». Quanto alla commissione che rappresenta i dipendenti, «c’è una collaborazione molto vivace e produttiva. Proprio ieri (giovedì, ndr) si è tenuta una riunione anche su temi legati al tempo di lavoro; le problematiche sono state portate dalla commissione perché in azienda non era stata trovata una soluzione. Ora tocca a noi tornare a discuterne con la Direzione». A precisa domanda se il sindacato abbia l’impressione che la commissione del personale soffra pressioni da parte della Direzione aziendale – realtà purtroppo diffusa nelle aziende – Stroppini risponde negativamente: «I membri sono tutti individui attivi in azienda da anni, hanno quindi una profonda conoscenza del dossier e un rapporto cementato con il sindacato. Non c’è quindi motivo di credere che abbiano difficoltà a gestire i rapporti con la Direzione. Capita che vi siano temi che la commissione del personale non si senta di affrontare, e allora questi vengono messi all’attenzione del sindacato, che – in collaborazione con Unia e Ocst – se ne prende poi carico nell’ambito dei regolari incontri con la Direzione».