‘Qualche problema c’è. I vertici stanno dimostrando comprensione’
In carica da 2 anni e 3 mesi, Claudio Blotti ammette di essere diventato “un po’ più formale” del suo predecessore. Tuttavia, osserva, «nessun dipendente è mai stato lasciato a casa per aver detto la sua. A parità di prestazioni abbiamo addirittura potenziato il personale e dimezzato l’alto tasso di assenteismo regnante in precedenza (33 giorni di media a collaboratore fino al 2016 !). Il fatto che all’interno della nostra azienda lavorino anche persone di una stessa famiglia e che nessun autista sia partito per guidare bus altrove qualcosa vorrà pur dire…». Che i rapporti tra Direzione e commissione del personale siano distesi lo conferma Damiano Laloli, alla testa di quest’ultima: «Ci sono, come in tutte le aziende, dei problemi sul tappeto che vanno risolti. I vertici dimostrano apertura e voglia di dialogare. Accontentare tutti non è mai facile. Qualche screzio è normale che ci sia, succede in tutte le famiglie; ma c’è la volontà di appianarli dalle due parti. Spiace constatare che invece di coinvolgerci, qualcuno abbia preferito scrivere in forma anonima ai giornali. Le criticità ci sono, non possiamo nasconderlo, soprattutto sulle questioni legate al tempo di lavoro. Queste vanno risolte col dialogo. Sarebbe bello avere sempre le soluzioni giuste a portata di mano».