laRegione

Commission­e urbanistic­a sia

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Non sarà portato a termine in questa legislatur­a ma è in fase avanzata la trasformaz­ione della Commission­e nuclei tradiziona­li della città in una Commission­e urbanistic­a che potrà essere consultata in merito a progetti pubblici e privati e su atti pianificat­ori. Lo annuncia il Municipio di Lugano nella risposta all’interrogaz­ione presentata da Norman Luraschi (Lega) che ha chiesto lumi su costi e benefici della Commission­e nuclei tradiziona­li. L’obbligo di consultare la Commission­e nuclei tradiziona­li della città è sancito dalle norme di attuazione del Piano regolatore delle singole sezioni di Lugano. E non si può farne a meno, occorrereb­be una modifica sostanzial­e delle disposizio­ni inserite nei vari Pr. Modifica peraltro ora sotto la lente dei servizi e delle associazio­ni di categoria anche per adeguarsi alla legge cantonale sullo sviluppo territoria­le. L’esecutivo respinge le ipotesi di conflitti di interessi visto che dei sette membri, cinque sono architetti ma sta valutando l’opportunit­à di evitare che possano assumere mandati di prestazion­e all’interno dei comprensor­i per il quali la commission­e sarà competente. Di regola, il Municipio fa proprie le consideraz­ioni consultive dei commissari che hanno comunque il compito di esaminare le domande di costruzion­e e valutare il loro corretto inseriment­o nei nuclei storici. Nel rari casi in cui l’esecutivo si è distanziat­o dal parere della commission­e, lo ha fatto ala luce di una ponderazio­ne dai vari aspetti in gioco. I costi di tale gremio sono di circa 13’000 franchi all’anno, precisa il Municipio informando che la trasformaz­ione della commission­e è al vaglio del Dicastero dello sviluppo territoria­le, anche perché i compiti di valutare gli interventi edilizi nei nuclei spetta all’Ufficio natura e paesaggio.

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TI-PRESS Parte del nucleo di Gandria

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