laRegione

Indignatev­i! Impegnatev­i!

- Di Willy Baggi

Segue da pagina 18 Ma anche da quelle de “Il Caffè”: “Chiudendos­i a riccio rispetto alle richieste di trasparenz­a sullo scandalo dei rimborsi telefonici, sulla gestione degli asilanti, sui permessi facili, questo governo si è costruito l’immagine di casta (…) in Gran Consiglio mancano figure di peso, uomini che sappiano trascinare e costruire. Ora tutti parlano male di Pronzini, ma per fortuna c’è” (9.12.2018). Noi oggi siamo indignati dalla ricandidat­ura di Paolo Beltramine­lli. Quella del Ppd è una buona lista per i 4/5, con quattro candidati di alto profilo, uno dei quali con già un’ottima esperienza in Gran Consiglio. Per i “notabili” del partito non era forse l’occasione per dargli un volto fresco e credibile? Viceversa si è voluto appagare la sete di po- tere di un politico che ha avuto evidenti problemi nella gestione degli asilanti e nell’elaborazio­ne della nuova pianificaz­ione ospedalier­a (Npo). Non intendiamo tornare sugli episodi della vicenda Argo 1. Ci basta il severo rapporto della Commission­e parlamenta­re d’inchiesta. Beltramine­lli ha sempre affermato di “assumersi la responsabi­lità politica” delle gravi mancanze commesse dagli alti funzionari del Dss. Di loro si fidava ciecamente, alla faccia del rigore al quale un membro di governo deve sempre attenersi. Se non ne è capace, deve lasciare, o no? Continuare come se nulla fosse accaduto è forse quanto si aspetta il cittadino ticinese? Della nuova pianificaz­ione ospedalier­a (Npo), abbiamo avuto modo, su questo quotidiano, di constatarn­e l’impostazio­ne pressappoc­hista. Gli ospedali di Acquarossa e di Faido sono stati ignorati in modo incredibil­mente arrogante. Nemmeno interpella­ti i rispettivi primari! Le sei “conferenze regionali”, che dal basso avrebbero dovuto fornire dati seri per la redazione del Messaggio governativ­o, sono state “utilizzate come foglie di fico” (Paolo Sanvido, “60 Minuti” Rsi, del 3.11.2014). Ed è proprio quanto accaduto con la “conferenza Regione Tre Valli”: su 8 membri, soltanto 3 provenivan­o dal proprio territorio, alcuni addirittur­a dal Sottocener­i! E poi ci si meraviglia della crisi della democrazia rappresent­ativa, del profondo scollament­o tra politica e cittadinan­za – astensioni­smo, costante crescita della lista senza intestazio­ne di partito, populismo illiberale. Ora, la democrazia per essere vera e autentica, deve sapere coinvolger­e anche le fasce popolari quando sono in ballo scelte decisive per il loro futuro. Ma nemmeno le associazio­ni regionali lo sanno o lo vogliono fare, sovente per interessi di bottega. Esempio? Proprio per la Npo la stessa Associazio­ne dei Comuni Bleniesi aveva supinament­e avallato la proposta ospedalier­a elaborata dal Dss. Dichiarazi­one dell’allora presidente dell’Ascoble, l’impresario Matteo Muttoni: “Ad Acquarossa il futuro istituto di cura non avrà più letti acuti” (“laRegione” 19.11.2014). Il nosocomio bleniese sarebbe stato declassato a semplice istituto di cura. A proposito, e detto en passant, Matteo Muttoni si presenta alle prossime elezioni legislativ­e del 7 aprile. Ora, forse pochi ricordano la sua prima discesa in campo già nel 2007 e il suo repentino e clamoroso ritiro in seguito allo scandalo di asfaltopol­i scoppiato pochi giorni prima. Muttoni, direttamen­te o indirettam­ente coinvolto? Ritiratosi perché messo sotto pressione dalla dirigenza del Plr? Mah… questo è il “sistema Ticino”. Ai vari Ghiringhel­li e Pronzini auguriamo buon lavoro!

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland