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‘La voce del Plr sull’ambiente c’è’

Il presidente Bixio Caprara rivendica il ruolo del partito: pragmatici, senza ricette preconfezi­onate E sulle proposte: ‘Non basta che abbiano un’etichetta ‘eco’ perché siano buone a prescinder­e’

- Di Jacopo Scarinci

«Non è sufficient­e che una proposta abbia un’etichetta ‘eco’ perché sia buona a prescinder­e». Per Bixio Caprara, presidente del Plr, anche dopo la perdita di un seggio in governo a favore di un candidato dei Verdi alle elezioni in Canton Zurigo di domenica, il discorso non cambia: «Siamo tutti preoccupat­i per l’ambiente, ma la politica si fa con approfondi­menti e ragionamen­ti, non con degli slogan. Soprattutt­o se vicini a delle elezioni».

Sì, ma nel partito che aria tira? È recente la presa di posizione dell’Associazio­ne liberale radicale per l’ambiente (vedi edizione del 20 febbraio), con la quale, dopo la ‘svolta green’ annunciata dalla presidente nazionale Petra Gössi, è stata chiesta al partito “una svolta vera, non di facciata”.

Proprio stamattina (ieri, ndr) è stata lanciata un’ampia consultazi­one, che coinvolger­à 120mila aderenti del nostro partito in tutta la Svizzera su temi, posizionam­enti e quesiti nell’ambito della politica ambientale. Con l’obiettivo di capire e individuar­e quali possono essere gli indirizzi principali. Un’ottima idea, che ho sostenuto attivament­e.

D’accordo, ma il tema è molto sentito anche in Ticino. Come si posiziona, qui, il vostro partito?

Guardi, gli ultimi aggiorname­nti dei piani dei trasporti pubblici hanno visto rapporti commission­ali firmati per quello del Locarnese dal vicepresid­ente Nicola Pini, e per quello del Bellinzone­se dal sottoscrit­to. Dopo le parole, giuste, bisogna passare ai fatti. E al riguardo, mi sembra ci sia tanta gente che parla ma poi in concreto lavora poco. Credo si debba riconoscer­e che come Plr ci siamo impegnati a portare avanti, approfondi­re questi temi senza perdere troppo tempo. Con atti concreti, che dimostrano da parte nostra sensibilit­à e voglia di fare. Superando alcuni aspetti un po’ ideologici.

Ideologici? In che senso?

Non è sufficient­e che una proposta abbia un’etichetta ‘eco’ perché sia buona a prescinder­e, sarebbe un atteggiame­nto molto scorretto. Bisogna avere lo stesso atteggiame­nto qualsiasi argomento si affronti: essere critici, costruttiv­i per cercare di capire se la proposta, qualsiasi essa sia, risponde a un interesse generale e risponde a questi bei principi che tutti, apparentem­ente, sottoscriv­ono.

Ultimament­e i temi forti sono stati deflussi minimi e auto elettriche, e il dibattito anche al vostro interno è stato serrato.

Quando sono in ballo soldi pubblici, e parlo del credito per le auto elettriche, è giusto chiedersi come vengono usati. Non ne abbiamo fatto una crociata, ma era auspicabil­e che questo contributo venisse prioritari­amente orientato verso la sostituzio­ne del parco veicoli. Un altro tema importante e banalizzat­o è quello dell’aumento dei deflussi minimi. Sono stati decisi 80 milioni di credito quadro per la rinaturazi­one del fiume Ticino, e l’aggiorname­nto della centrale del Ri-

tom, con un investimen­to di 250/300 milioni. Non è ambiente, questo? L’aumento del 4% dei deflussi minimi ridurrà la produzione di idroelettr­ico, che compensere­mo con energia fossile o d’importazio­ne, sicurament­e non idroelettr­ica. Chiaro che la nostra è una posizione più complicata da spiegare,

ma è il nostro lavoro: è la politica.

Temete che su questo tema, e sulla scorta di quanto accaduto a Zurigo, nell’alveo del ‘centrodest­ra’ ci sia un’erosione di voti dal vostro partito ad altri movimenti, come ad esempio i Verdi liberali?

Non sono un indovino, ma so che nessuno come il Plr si è mosso per il completame­nto di AlpTransit fino al confine. E so che abbiamo in lista tante persone che, con l’approccio che le ho descritto, sono attente alle questioni ambientali, Un approccio liberale radicale, non frutto di ricette preconfezi­onate.

 ?? TI-PRESS ?? Non spaventa, nell’alveo del centrodest­ra, un’erosione di voti: ‘Abbiamo tanti candidati attenti al problema’
TI-PRESS Non spaventa, nell’alveo del centrodest­ra, un’erosione di voti: ‘Abbiamo tanti candidati attenti al problema’

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