L’illecito in Rete

Nel 2018 in Svizzera le infrazioni al Codice penale sono calate dell’1,4 per cento su base annua, attestandosi a 432’754. Lo indicano i dati, anche questi resi noti ieri, dell’Ufficio federale di statistica (Ust). Stabili gli omicidi, in diminuzione i furti ma in forte aumento le truffe. Per quanto riguarda i reati di violenza grave, l’anno scorso sono stati rilevati a livello nazionale 1’425 casi: 50 gli omicidi, una cifra nella media degli ultimi anni. Fra i reati “di media intensità” si è registrata una progressione delle vie di fatto (più 745) e delle lesioni semplici (più 187). Nel 2018 la polizia ha registrato 112’353 furti, in diminuzione del 7,9 per cento rispetto all’anno precedente. I reati di questo genere, inclusi furti non meglio specificati, borseggi, furti con scasso e con introduzione clandestina – ma esclusi i furti di veicoli e i taccheggi – corrispondono a un calo di oltre 9’674 denunce rispetto al 2017. Dal 2012, anno record con 219mila infrazioni, la flessione è stata di oltre 100mila unità (49 per cento). Le truffe sono invece aumentate del 23 per cento, per un totale di 16’319 denunce. Secondo l’Ust si tratta della cifra più elevata registrata dal 2009. Sempre a livello nazionale diversi cantoni hanno rilevato una crescita delle infrazioni su internet. In una nota la Conferenza dei comandanti delle polizie cantonali precisa che questa tendenza è illustrata, oltre che dall’aumento delle truffe, anche dai dati sui reati legati a truffe informatiche (627 infrazioni in più, più 13 per cento), estorsione e ricatto (più 316 unità, più 49 per cento), appropriazione indebita (più 241 unità, più 9 per cento) e accesso indebito a un sistema per l’elaborazione di dati (più 187 unità, più 46 per cento). Per quanto riguarda i reati sessuali, in aumento dell’8 per cento per un totale di 7’498 casi, si può presumere che le attività criminali si spostino dallo spazio reale a quello virtuale, sostiene la Conferenza. ATS