Incontro Di-giudici di pace Spitex, le richieste della Vpod al Dss
Sarà anche l’occasione per informare i magistrati popolari sullo stato della riorganizzazione del settore. Il Dipartimento istituzioni incontrerà questo pomeriggio, con inizio alle 16, nella sala del Gran Consiglio a Bellinzona i giudici di pace e i giudici di pace supplenti. L’incontro, “il primo nel suo genere” dedicato dal Dipartimento agli unici magistrati eletti in Ticino dal popolo, è stato promosso dalla Divisione giustizia. E avviene “contestualmente al rinnovo delle cariche per il periodo 2019-29”. Il Dipartimento, si legge in una nota, intende così sottolineare “l’importanza della figura del giudice di pace e il ruolo essenziale che esso ricopre nella giustizia ticinese”. Per l’occasione si forniranno agli attuali e ai neo giudici di pace e giudici di pace supplenti in carica dal prossimo 1° giugno “indicazioni in merito alla riorganizzazione del settore”. Verranno pure “tematizzate questioni maggiormente pratiche legate alle attività e alla formazione prevista”. Interverranno il direttore del Dipartimento Norman Gobbi e la responsabile della Divisione giustizia Frida Andreotti. Presente anche l’Associazione giudici di pace. Il Dipartimento sanità e socialità predisponga “sufficienti risorse” per vigilare sulle qualità delle prestazioni e l’Ispettorato del lavoro intervenga “contro gli abusi nelle condizioni di lavoro”. Sono le richieste al Cantone formulate dal Comitato servizi assistenza e cura a domicilio (Sacd) della Vpod, riunitosi di recente a Rivera. Comitato che in una nota ricorda di aver “più volte” lanciato “segnali d’allarme sulle condizioni di lavoro degli operatori nel settore dell’assistenza e cura a domicilio”. I lavoratori “sono sempre più sotto pressione sia per la crescente complessità dei casi sia per la pressione che subiscono giornalmente a causa di un’organizzazione del lavoro sempre più stressante”. Il lavoro su chiamata “è spesso la regola e le spese/tempo di trasferta non sono corrisposte al dipendente da una parte degli spitex che non firma i contratti collettivi di lavoro e viola le norme di base del diritto del lavoro”. Da qui le richieste rivolte al Dss e all’Ispettorato del lavoro. Il sindacato Vpod rivendica inoltre “l’obbligo del contratto collettivo di lavoro per tutti i servizi”. Nel corso della riunione sono state pure rinnovate le cariche in seno al Comitato che raggruppa i membri delle commissioni interne e dei fiduciari dei servizi di assistenza e cura a domicilio pubblici e privati, aderenti alla Vpod. Ed è stato anche espresso sostegno allo ‘sciopero delle donne’ in programma il 14 giugno “per combattere le discriminazioni salariali tuttora esistenti”. In un paese economicamente avanzato come la Svizzera, la parità “deve diventare realtà”, sottolinea il Comitato.