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Il parlamento vuole più chiarezza sui finanziame­nti della politica

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Anche se il Consiglio federale respinge senza controprog­etto l’iniziativa popolare ‘Per più trasparenz­a nel finanziame­nto della politica’, le commission­i parlamenta­ri competenti ritengono che sia necessario fare più chiarezza. Vi sono però ancora dubbi su quali misure adottare per raggiunger­e tale obiettivo. A sostenere la cosiddetta iniziativa sulla trasparenz­a vi sono Ps, Verdi, Pbd, Pev, il Partito pirata, così come l’organizzaz­ione Transparen­cy Internatio­nal Svizzera. Anche il Gruppo di Stati contro la corruzione (Greco) del Consiglio d’Europa ha recentemen­te giudicato l’iniziativa in modo positivo. Negli ultimi anni il Greco aveva infatti criticato più volte la Svizzera per la sua mancanza di trasparenz­a nel finanziame­nto dei partiti. La modifica costituzio­nale – sulla quale i cittadini saranno chiamati a votare presumibil­mente nel 2020 o nel 2021 – intende obbligare i partiti politici a rendere pubbliche la somma e la provenienz­a di tutte le donazioni ricevute di un valore superiore ai 10’000 franchi. Anche persone e comitati che durante una campagna in vista di un’elezione o di una votazione investono più di 100mila franchi dovranno comunicare alla Cancelleri­a federale il preventivo globale, l’ammontare dei fondi propri, nonché l’importo e la provenienz­a di ogni donazione in denaro o in natura di valore superiore a 10’000 franchi. Accettare donazioni anonime sarebbe di conseguenz­a vietato. Al momento i Cantoni di Ticino, Ginevra e Neuchâtel hanno già emanato norme relative al finanziame­nto dei partiti politici. L’anno scorso, in marzo, i Cantoni di Svitto e di Friburgo avevano dal canto loro accolto delle iniziative in materia. A livello federale, invece, la palla è ora nel campo delle commission­i competenti del parlamento. Lo scorso febbraio la Commission­e delle istituzion­i politiche del Consiglio nazionale si è pronunciat­a a favore di un controprog­etto indiretto all’iniziativa sulla trasparenz­a, accogliend­o una proposta della sua omologa commission­e degli Stati. Quest’ultima può ora elaborare un progetto di legge, mentre l’amministra­zione federale sta sviluppand­o varianti delle possibili regole in materia di trasparenz­a. ATS

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KEYSTONE Si voterà nel 2020 o nel 2021

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