Scoperta nuova falla nel sistema di e-voting della Posta La Cancelleria: esigenze legali non soddisfatte
Una nuova falla è stata scoperta nel nuovo sistema di e-voting messo a punto dalla Posta e sottoposto a test. Lo ha reso noto il Comitato d’iniziativa ‘per una democrazia sicura e affidabile’ che ha dato il via alla raccolta delle firme per chiedere una moratoria sul voto elettronico. La Cancelleria federale conferma la notizia e sottolinea che il problema dimostra la necessità di agire. Già il 12 marzo si era saputo che una falla nella sicurezza era stata rilevata nel codice sorgente del nuovo sistema di e-voting nell’ambito del test pubblico di penetrazione – durato quattro settimane e terminato domenica – il cui scopo era di scoprire ed eliminare i punti deboli. A evidenziare i due problemi è stato lo stesso gruppo di ricercatori. Entrambi i difetti riguardano l’attuazione della verificabilità universale, ossia la misura che consente di stabilire manipolazioni di voti grazie a prove matematiche. Nel primo caso gli hacker, secondo la Cancelleria, hanno potuto stabilire che il sistema non produceva prove matematiche significative che permettessero di identificare manipolazioni. Nel secondo caso, la manipolazione arbitraria dei voti non passa inosservata a causa di questo punto debole. Tuttavia i voti possono essere cambiati in non validi senza che questo sia rivelato dalle prove matematiche. La Posta è stata invitata a esaminare i suoi processi di sicurezza e ad adattarli, ha indicato René Lenzin, vicedirettore della comunicazione alla Cancelleria, confermando che con tali mancanze il sistema non risponde alle esigenze legali. ATS