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La finanza innovativa

Il Consiglio federale propone un contesto legale aggiornato alla tecnologia L’avvento della blockchain e del registro distribuit­o pongono l’esigenza di avere norme per lo sviluppo di un settore nascente

- Di Generoso Chiaradonn­a

Per il Consiglio federale il quadro giuridico attuale è idoneo a gestire l’avvento delle nuove tecnologie legate alla blockchain, incluso lo sviluppo della tecnologia di registro distribuit­o (Trd, acronimo italiano dell’inglese ‘distribuit­ed ledger technology’). Ciononosta­nte, secondo il governo svizzero, è necessario intervenir­e in modo mirato su alcuni punti, soprattutt­o per evitare abusi sempre possibili quando si parla di nuove tecnologie. Per questa ragione è stata posta in consultazi­one la revisione del diritto agli sviluppi tecnologic­i attuali e futuri. Ma cosa si intende per ‘tecnologia del registro distribuit­o’ (Trd) quando si ha a che fare con la ‘blockchain’, sistema – lo ricordiamo – che permette lo scambio di beni e servizi con strumenti monetari non convenzion­ali? Il modo più semplice per definire un registro di questo tipo è quello di ricorrere al concetto di contabilit­à e in particolar­e a quello del ‘libro mastro’. Fin dall’antichità le transazion­i commercial­i tra venditore e compratore sono state contabiliz­zate su vari supporti (argilla, papiro, carta, eccetera) per tenere traccia delle stesse e per poter dimostrare il rapporto esistente tra debitore e creditore. Con l’avvento dei computer, il concetto della tavoletta di argilla o del registro cartaceo è stato sempliceme­nte replicato su un supporto elettronic­o. Tuttavia, un rapido aumento della potenza di calcolo e il progresso nella crittograf­ia integrati con la scoperta di altri algoritmi hanno facilitato la creazione di registri distribuit­i. E siamo al punto di partenza: cosa sono i registri distribuit­i e perché il Consiglio federale sente il bisogno di legiferare su questo tema? In altri termini, un libro mastro distribuit­o è un database digitale che registra la transazion­e delle attività in cui ogni transazion­e e i suoi dettagli sono archiviati in più luoghi contempora­neamente. «Questa tecnologia potrebbe cambiare radicalmen­te il settore finanziari­o e non solo», ci spiega Lars Schlichtin­g, avvocato ed esperto di blockchain presso lo studio Kellerhals Carrard di Lugano. «A differenza dei registri tradiziona­li che richiedono un’autorità centrale per la manipolazi­one, i registri distribuit­i (la blockchain, ndr) non dispongono di un archivio dati centrale. Teoricamen­te è possibile trasferire sulla blockchain tutte le transazion­i di qualsiasi tipo: da quelle finanziari­e a quelle immobiliar­i». Sono vari i campi in cui interverrà il Consiglio federale: modificare il Codice delle obbligazio­ni per dare la possibilit­à di iscrivere diritti in un registro elettronic­o che garantisca­no le funzioni dei titoli di credito, ovvero la titolarità. Infine, si propone di modificare le due leggi federali sul settore finanziari­o (quella sull’infrastrut­tura e quella sui servizi) in modo da proporre una nuova categoria di autorizzaz­ione per i cosiddetti ‘sistemi di negoziazio­ne Trd’ (piattaform­e elettronic­he di scambio) e l’autorizzaz­ione come società di intermedia­zione mobiliare anche per la gestione di un sistema di negoziazio­ne basato sulla blockchain. I tempi cambiano e la legge si adegua ai tempi.

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