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Il debito? Ci pensi il Municipio

No al freno alla spesa. Sedime ex Ptt a Viganello: plebiscito per il quartiere sostenibil­e.

- di Alfonso Reggiani

Le finanze cittadine sono migliorate e non occorrono vincoli, bensì avanzi d’esercizio ha rilevato il municipale Michele Foletti

Nessun meccanismo di freno alla spesa né misure per fare in modo che il debito pubblico rientri in una dimensione ragionevol­e. La grande maggioranz­a del Consiglio comunale, nella seduta di ieri sera, ha deciso di lasciare mano libera al Municipio di Lugano in materia di finanze pubbliche. Di riflesso, la mozione che proponeva di introdurre un meccanismo di freno alla spesa è stata bocciata con ben 39 voti (solo tre quelli favorevoli). Fra i mozionanti, Giordano Macchi (Plr) ha difeso l’attualità e la necessità di introdurre un meccanismo per limitare le uscite della mozione che risale al 2013 ai tempi degli importanti investimen­ti per il Lac. Malgrado la situazione finanziari­a sia nel frattempo migliorata, Macchi ha difeso la necessità di introdurre un limite. Il relatore della Commission­e della gestione Lukas Bernasconi (Lega) ha invece sostenuto l’autonomia gestionale dell’esecutivo che ha rimesso sulla carreggiat­a giusta i conti. Gli ha fatto eco il titolare del Dicastero delle finanze Michele Foletti sottolinea­ndo come in questi anni la Città abbia controllat­o le uscite che sono calate dal 2013 chiamando in causa la responsabi­lità del Consiglio comunale di allora, per il deficit d’esercizio che superò i 50 milioni di franchi. Non concorda con la mozione invece Raoul Ghisletta (Ps). Non tanto perché l’indebitame­nto non sia preoccupan­te, ma perché la soluzione è orientata solo sul contenimen­to delle spese. E Ghisletta ha poi difeso la mozione socialista (che ha raccolto 11 voti) e la necessità di fare di tutto affinché il debito pubblico rientri in una non meglio precisata dimensione ragionevol­e. Un tema per il quale i socialisti intendono promuovere un dibattito nella società civile chiedendo di rinunciare ad altre riduzioni di moltiplica­tore in caso di utili.

Un coro di sì per il progetto

Nel sedime ex Ptt a Viganello (dov’era prevista la sede provvisori­a del Dicastero spazi urbani (Dsu) progetto poi abbandonat­o a favore del Piano della Stampa): sorgerà un quartiere sostenibil­e con spazi abitativi destinati a famiglie e anziani nel segno dell’intergener­azionalità con un impatto ambientale ridotto e una centrale di teleriscal­damento. Tutti hanno sostenuto l’iniziativa richiesta anche dall’Associazio­ne per il territorio del quartiere e la commission­e di Viganello. Tutti d’accordo anche sulla procedura: prima si darà mandato per allestire un progetto (con procedura di concorso o mandato di studio in parallelo).

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TI-PRESS/ARCHIVIO Il legislativ­o cittadino

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