Il debito? Ci pensi il Municipio
No al freno alla spesa. Sedime ex Ptt a Viganello: plebiscito per il quartiere sostenibile.
Le finanze cittadine sono migliorate e non occorrono vincoli, bensì avanzi d’esercizio ha rilevato il municipale Michele Foletti
Nessun meccanismo di freno alla spesa né misure per fare in modo che il debito pubblico rientri in una dimensione ragionevole. La grande maggioranza del Consiglio comunale, nella seduta di ieri sera, ha deciso di lasciare mano libera al Municipio di Lugano in materia di finanze pubbliche. Di riflesso, la mozione che proponeva di introdurre un meccanismo di freno alla spesa è stata bocciata con ben 39 voti (solo tre quelli favorevoli). Fra i mozionanti, Giordano Macchi (Plr) ha difeso l’attualità e la necessità di introdurre un meccanismo per limitare le uscite della mozione che risale al 2013 ai tempi degli importanti investimenti per il Lac. Malgrado la situazione finanziaria sia nel frattempo migliorata, Macchi ha difeso la necessità di introdurre un limite. Il relatore della Commissione della gestione Lukas Bernasconi (Lega) ha invece sostenuto l’autonomia gestionale dell’esecutivo che ha rimesso sulla carreggiata giusta i conti. Gli ha fatto eco il titolare del Dicastero delle finanze Michele Foletti sottolineando come in questi anni la Città abbia controllato le uscite che sono calate dal 2013 chiamando in causa la responsabilità del Consiglio comunale di allora, per il deficit d’esercizio che superò i 50 milioni di franchi. Non concorda con la mozione invece Raoul Ghisletta (Ps). Non tanto perché l’indebitamento non sia preoccupante, ma perché la soluzione è orientata solo sul contenimento delle spese. E Ghisletta ha poi difeso la mozione socialista (che ha raccolto 11 voti) e la necessità di fare di tutto affinché il debito pubblico rientri in una non meglio precisata dimensione ragionevole. Un tema per il quale i socialisti intendono promuovere un dibattito nella società civile chiedendo di rinunciare ad altre riduzioni di moltiplicatore in caso di utili.
Un coro di sì per il progetto
Nel sedime ex Ptt a Viganello (dov’era prevista la sede provvisoria del Dicastero spazi urbani (Dsu) progetto poi abbandonato a favore del Piano della Stampa): sorgerà un quartiere sostenibile con spazi abitativi destinati a famiglie e anziani nel segno dell’intergenerazionalità con un impatto ambientale ridotto e una centrale di teleriscaldamento. Tutti hanno sostenuto l’iniziativa richiesta anche dall’Associazione per il territorio del quartiere e la commissione di Viganello. Tutti d’accordo anche sulla procedura: prima si darà mandato per allestire un progetto (con procedura di concorso o mandato di studio in parallelo).