Quartetto a processo per rissa
È lungo l’elenco dei capi di imputazione per il quartetto che comparirà davanti alle Assise criminali di Lugano dal prossimo 10 aprile. I quattro saranno processati perché prevenuti colpevoli, secondo l’atto d’accusa sottoscritto dal procuratore pubblico Moreno Capella, di tentato omicidio intenzionale; in alternativa atti preparatori punibili di omicidio intenzionale; atti preparatori punibili di lesioni gravi; rissa; lesioni gravi, in alternativa lesioni semplici qualificate; infrazione alla Legge federale sulle armi e sulle munizioni; infrazione e contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti; pornografia; rappresentazione di atti di cruda violenza; tentato omicidio intenzionale in alternativa lesioni gravi o lesioni semplici qualificate; ripetuto riciclaggio di denaro. ‘Piatto forte’ del dibattimento, che sarà presieduto dal giudice Mauro Ermani (Manuel Borla e Luca Zorzi giudici a latere) e vedrà la partecipazione degli assessori giurati, la rissa con accoltellamento in seguito a un’azione punitiva nei pressi del Quartiere Maghetti di Lugano avvenuta il 21 ottobre 2017. Per questi fatti, lo scorso agosto, è già stato condannato a tre anni e mezzo di carcere e a dieci anni di espulsione dalla Svizzera un 25enne cittadino albanese. Nel quartetto, prossimo al processo, figurano un 22enne svizzero di origine serba, un 23enne boliviano e due cubani di 25 e 45 anni, quest’ultimo, residente in provincia di Como, estradato dall’Italia. L’uomo era stato arrestato il 16 novembre 2017 nella vicina Penisola in base a un mandato di arresto internazionale del Ministero pubblico, spiccato a seguito degli accertamenti d’inchiesta degli inquirenti della Polizia cantonale, inchiesta allora nelle mani del magistrato Antonio Perugini, ora in pensione.