Riparte lo show. ‘Lo Zugo? Non ha debolezze’
Ed è di nuovo spettacolo: stasera a Berna e Zugo prendono avvio le semifinali di una stagione più combattuta che mai. Pur se ai più attenti non sarà sfuggito che stavolta sono arrivate indenni al penultimo atto stagionale le prime quattro squadre classificate al termine della regular season, ed era addirittura da cinque anni che non capitava. Nonostante ciò, gli indicatori sembrano parlare tutti a favore di Zugo e Berna. In altre parole, per la finale il pronostico appare piuttosto chiuso. Perché se il Bienne nel quarto con l’Ambrì ha saputo tener sotto scacco la linea di Kubalik, Zwerger e Müller, il Berna ha naturalmente ben altro effettivo, a livello di profondità ancor prima che di qualità. Poi, è vero, Grassi e compagni avranno sì sofferto moltissimo prima di riuscire a metter sotto il Servette nei quarti, ma sul piano della presenza fisica la squadra di McSorley è tutt’altra cosa rispetto al Bienne. Oltretutto, a quanto pare, costretto a dover ancora far senza Marc-Antoine Pouliot, almeno per gara 1, mentre negli Orsi dovrebbe mancare Gaëtan Haas. Dall’altra parte, invece, lo Zugo sembra essere semplicemente troppo forte per il Losanna, e probabilmente non solo per lui. «In quella squadra non vedo particolari debolezze – ammette il coach losannese Ville Peltonen, che dovrà cominciare la serie senza il canadese Dustin Jeffrey, vittima di un problema agli adduttori (il suo posto lo prenderà il finlandese Mika Partanen) –. Noi, però, dovremo crescere sia sul piano dell’impegno fisico, sia in quello dell’esecuzione».