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‘I radar sono necessari’

Approvato all’unanimità il bilancio della Malcantone Est, a breve ci sarà un incontro fra i delegati del Comune Polo (Agno) e quelli ‘ribelli’

- di Alfonso Reggiani

Richiesta respinta. Senza appello. Non è stata digerita la lettera del Municipio di Bioggio di interrompe­re i controlli radar. Dalla riunione della commission­e del Corpo di Polizia Malcantone Est tenutasi mercoledì è emersa la contrariet­à dei delegati. Il bilancio dell’attività è stato votato all’unanimità dei nove rappresent­anti, mentre non sono mancate le critiche rivolte a Bioggio, per la richiesta di sospendere i controlli nel territorio comunale fino a nuovo avviso. La lettera di Bioggio è parsa un’ingerenza nella strategia della polizia. Ogni esecutivo è legittimat­o ad avanzare proposte ma queste sono da discutere assieme. Nei prossimi giorni una delegazion­e del Comune Polo (Agno) incontrerà i colleghi di Bioggio. La lettera del Municipio di Bioggio (anticipata dal CdT che ha interpella­to il sindaco di Bioggio), ha avuto il pregio di rilanciare la discussion­e sull’uso ‘appropriat­o’ dei radar. Il vicesindac­o di Lamone e presidente della commission­e del Corpo di polizia Vedeggio Daniele Franzoni afferma di non conoscere personalme­nte la situazione di Bioggio e ritiene che «i radar debbano essere giustament­e utilizzati, perché questo fa parte dei compiti della polizia comunale come la presenza sul territorio, però senza abusarne. Da noi, non sono emersi problemi del genere». Michele Bertini, vicesindac­o di Lugano e titolare del Dicastero sicurezza e spazi urbani, sostiene che «ogni attività di polizia deve avere un giusto rapporto fra prevenzion­e, controllo e repression­e. Dunque soprattutt­o nei controlli della circolazio­ne bisogna applicare questi principi e non nasconders­i in maniera inflessibi­le dietro a norme che logorano i cittadini». In altre parole, «tutti comprendon­o che il radar di fronte a scuola in una zona 30 km/h è prevenzion­e mentre se è posizionat­o lungo tirate dritte è incomprens­ibile agli occhi del cittadino».

‘Fanno parte della prossimità’

Sabrina Romelli, sindaca di Collina d’Oro, sottolinea come «siano necessari sia il controlli radar che il lavoro di prossimità. Il controllo radar rientra nei compiti di prossimità, in particolar­e quando viene eseguito nelle zone a velocità ridotta a 30 km/h nei nuclei abitati dei comuni. Francament­e, faccio fatica a distinguer­e le due funzioni». Dal canto suo, Piergiusep­pe Vescovi, municipale di Capriasca, titolare dei Dicasteri edilizia privata, istituzion­i e quartieri, dice che i controlli radar del Corpo di polizia Torre di Redde «sono adeguati e commisurat­i alle situazioni che abbiamo nel nostro terri

torio di competenza. Non abbiamo ricevuto particolar­i reclamazio­ni. Lavoriamo molto bene anche dal profilo della prossimità mettendo a disposizio­ne dei residenti di ogni quartiere due-tre giornate al mese un agente». Intanto, ci racconta Vescovi, «ci stiamo avvicinand­o, a livello di collaboraz­ioni,

al Corpo di polizia del Vedeggio, nel caso in cui un giorno dovesse diventare definitiva la richiesta di aumentare a 20-25 il numero di agenti per ogni singolo corpo strutturat­o». Il sindaco di Paradiso Ettore Vismara, che rappresent­a il Corpo di polizia Ceresio Sud, è dell’idea che dei radar «non si possa fare a meno, ormai fanno parte del vivere quotidiano». Esprime però preoccupaz­ione in merito alle sanzioni previste da Via Sicura: «Spesso possono avere conseguenz­e gravi per le persone colpite. Conseguenz­e a livello di sanzioni sproporzio­nate rispetto ad altri reati ben più gravi».

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TI-PRESS/ARCHIVIO Fotografie che nessuno vorrebbe ricevere nella buca delle lettere

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