Dai contadini tre risoluzioni per il CdS
«Non essere riusciti a far scegliere Bodio come sede delle future Officine è stato un grave errore, e le prossime generazioni ce lo rimprovereranno». La 74esima Camera cantonale dell’agricoltura si è aperta con una decisa critica, mossa dal presidente uscente dell’Unione contadini ticinesi (Uct) Robert Aerni, alla scelta della zona di Arbedo-Castione per la costruzione delle nuove Officine Ffs. Ma a preoccupare Aerni c’è anche l’istituzione del Parco del Piano di Magadino. Che «ha causato nuovi problemi al mondo contadino, anche se questa decisione è ormai stata presa e non resta che convivere con essa cercando di adeguarsi nel migliore dei modi». I contadini ticinesi chiedono inoltre un maggiore e più incisivo coinvolgimento nelle scelte politiche che riguardano il loro futuro. Anche per questo sono state approvate tre risoluzioni che interessano l’agricoltura e che finiranno sul tavolo del Consiglio di Stato. La prima riguarda il tema sentito dello spreco di terra vegetale, più volte segnalato alle autorità cantonali. La risoluzione in pratica chiede di togliere l’obbligatorietà del rilascio di una domanda di costruzione per piccoli apporti di terra vegetale al fine di facilitarne l’uso per gli agricoltori, ma non solo. La seconda riguarda l’accessibilità e la viabilità ai mezzi agricoli sul Piano di Magadino, e chiede di rivedere le regole di circolazione sul Piano. L’ultima pone all’attenzione delle autorità il problema dei risarcimenti dai danni causati all’agricoltura dagli ungulati, chiedendo anche di standardizzare e uniformare a livello cantonale i metodi per il risarcimento dovuti ai danni causati dagli animali selvatici. L’incontro svoltosi a Mezzana è stato l’occasione per eleggere il successore di Aerni: nuovo presidente sarà Omar Pedrini, proprietario di un’azienda agricola in Leventina.