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E l’impresa scivola via

Lugano vicino al colpo grosso a Basilea, ma un errore di Da Costa rende vano il gran gol firmato da Sadiku

- Di Philippe Melà

Chissà. Chissà se in porta ci fosse stato ancora Noam Baumann, se il Lugano avrebbe portato a casa il successo in quel di Basilea. Sì perché nella tana dei 20 volte campioni svizzeri, a tradire sul più bello i bianconeri è stato quel David Da Costa costretto a prendere il posto del collega infortunat­o al 30’ (vedi “fari puntati”) e che lasciandos­i sfuggire la sfera dalle mani a un quarto d’ora dal termine, ha in sostanza reso vano il gran gol trovato otto minuti prima da Sadiku. Come dire che proprio quando il più duro – trovare una rete in casa dei renani, tutt’altro che scontato visto lo stato di forma della squadra di Koller e la fatica a segnare dei ticinesi negli ultimi tempi – sembrava fatto, è venuta a mancare quella solidità difensiva che aveva permesso a Baumann e compagni di arrivare al match del St. Jakob imbattuti da cinque partite (solo 2 gol subiti). «Lo ammetto, un pensierino sui tre punti me lo sono fatto, anche perché il Basilea non ci stava creando grossi problemi – il commento a fine partita di Fabio Celestini –. L’unica cosa che avrebbe potuto cambiare la partita, era un nostro errore e purtroppo così è stato. Ma non bisogna colpevoliz­zare Da Costa, ha commesso un errore come lo commettono in tanti, ho fiducia in lui e per questo non ho esitato a inserirlo al posto di Baumann, che comunque era giusto che uscisse dopo una botta del genere». Un po’ di amaro in bocca quindi c’è: è il terzo pareggio consecutiv­o, che allontana sì ancora di un punto lo Xamax penultimo (battuto 1-0 dal San Gallo e ora a -7) e tiene a distanza il fanalino di coda Grasshoppe­r (sempre a -12 dopo l’1-1 nel derby con lo Zurigo), ma allo stesso tempo impedisce al Lugano di compiere quello che sarebbe stato un balzo deciso verso la zona Europa ora distante proprio due lunghezze... «È vero che se mi avessero detto prima della partita che avremmo portato via un punto da Basilea sarei stato contento, ma per come si è sviluppata la sfida un po’ di rammarico c’è. Sono però fiero della mia squadra, perché nonostante tre sostituzio­ni forzate (oltre a

Baumann anche Bottani e Maric, ndr) non si è disunita, anzi si è adattata, ha lavorato con umiltà e con lo spirito giusto praticamen­te sempre, partite con il Thun escluse, in questo 2019». Positiva anche la lettura dell’incontro di Jonathan Sabbatini («rimane un risultato importante contro una grande squadra»), che da buon capitano difende Da Costa... «Gli errori ci stanno, li commetto anche io ma spesso ho dietro un difensore che rimedia, mentre il portiere è l’ultimo uomo. Non c’è niente da rimprovera­re, dobbiamo rimanere positivi e tutti sul pezzo».

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KEYSTONE Il portiere di origine portoghese, che ha sostituito il collega infortunat­o al 30’, ha favorito il pareggio di Suchy

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