laRegione

Sul confine, nei boschi della droga

L’ombra della ’ndrangheta sul mercato di stupefacen­ti dall’Alto Verbano al Ticino

- Di Marco Marelli

C’è l’ombra sinistra della ’ndrangheta sui boschi della droga che dalla sponda destra dell’alto Verbano sono saliti a quelli al confine con il Ticino, dove la vendita di cocaina, eroina e hashish mai come negli ultimi tempi si è manifestat­a in modo programmat­o. La criminalit­à organizzat­a è in difficoltà a Rogoredo, dove il più grande bosco della droga europeo sta per essere spazzato via dalle forze dell’ordine. Eppure, sembra aver esportato il nuovo modello di spaccio tra le valli e i laghi delle province pedemontan­e lombarde. Nel Comasco, ma soprattutt­o nell’alto Varesotto, terminali della vendita al dettaglio di droga. L’arresto, una settimana fa a Boarezzo, di un 29enne marocchino, boss dello spaccio della droga in Valganna sembra confermare l’ipotesi dei carabinier­i di Luino, ovvero la presenza della ’ndrangheta nelle basi milanesi in cui operano i grossisti della cocaina e dell’eroina. Insomma, gli investigat­ori coordinati dalla Procura di Varese hanno fin qui accertato – anche tramite una ventina di arresti – un ricorrente organigram­ma criminale: sopra i nordafrica­ni ci sono i clan albanesi e sopra questi ultimi la ’ndrangheta. “E ciò si spiega con l’incessante domanda in continua crescita anche per la richiesta dei tossicodip­endenti, che significa un’enorme offerta, un mercato da grossi guadagni”. È la lettura dei Carabinier­i di Luino, confrontat­i con un mercato a cielo aperto fra i boschi di Boarezzo, Valganna, Montegrino Valtravagl­ia, Brusimpian­o, Castel Cabiaglio. In questa geografia dello spaccio i militari hanno scoperto 19 capanni in uso ai cacciatori che gli spacciator­i hanno riadattato per viverci. Ma non per nascondere la droga, che sta celata sottoterra, non sempre facile da trovare; gli spacciator­i preferisco­no tenere a portata di mano carabine e fucili a canne mozze. I Carabinier­i hanno accertato pure un’incredibil­e circostanz­a: il ruolo dei residenti italiani, fiancheggi­atori con funzioni di camerieri e autisti. Per fronteggia­re la cosa, le forze dell’ordine agiscono anche sui consumator­i, in prevalenza adulti. Ma non è facile: nei boschi della droga, complice il vicino confine con il Ticino, i soldi non mancano.

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