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‘Un tecnico molto attento anche al lato umano dei giocatori’

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Lugano – «Siamo molto contenti di avere Sami con noi – sottolinea una fiduciosa Wicky Mantegazza –. Con il suo arrivo per la società si apre definitiva­mente un nuovo ciclo». Come siete arrivati al suo nome? «Nello spogliatoi­o l’allenatore ha un ruolo molto importante: abbiamo fatto le nostre analisi sentendo lui e diverse altri candidati, Sami è stato il più convincent­e di tutti. Abbiamo discusso con lui e siamo convinti delle sue qualità». Cosa vi ha fatto propendere per il suo nome nella scelta del successore di Greg Ireland sulla panchina bianconera? «A colpirci, in primo luogo, è stata la sua forte personalit­à. Kapanen può vantare un bagaglio di conoscenze veramente ampio: l’hockey lo conosce a 360 gradi. Non vediamo l’ora di iniziare questo nuovo ciclo. Sarà logicament­e un inizio con i piedi ben saldi a terra; ricomincer­emo dalle basi e vedremo fino a che punto potremo arrivare». Sarà dunque un Lugano dalle ambizioni più contenute rispetto al passato quello che si presenterà al via del prossimo campionato? «Come tutti i cicli che si aprono, anche questo necessita di una base solida, ed è alla costruzion­e di questa che prima di tutto ci dedicherem­o. Partiremo con l’ambizione di qualificar­ci per i playoff, poi vedremo dove arriveremo... Sarà importante ricomincia­re con tanta umiltà. Sono persuasa che Kapanen porterà un hockey fatto di spettacolo e velocità: anche per questo abbiamo deciso di puntare su di lui». Come cambierà il volto del Lugano con Kapanen alla transenna? «Ogni allenatore porta il suo stile, con i suoi pregi e i suoi difetti. Sami è un tecnico molto attento pure al lato umano di ogni persona e questo è un aspetto che conta parecchio. Adesso si tratta solo di definire chi sarà la sua spalla sulla panchina e da lì in poi si potrà ripartire in tutto e per tutto». M.I.

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