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‘Questo torneo ha futuro’

Prima il sole bacia i campi del Tc Lido, poi la pioggia ferma Timea. La direttrice: ‘Sempre convinti: Lugano è la scelta giusta’.

- Di Sabrina Melchionda

Il ‘not before’ le 13 sul Centre court – lingua Wta oblige, il programma è in inglese – diventa non prima delle 13.30, poi delle 14. Il derby russo tra Svetlana Kuznetsova (nel 2007 numero 2 al mondo, vincitrice di due Slam) e Ekaterina Alexandrov­a inizierà dopo le 14.30 a causa della pioggia caduta domenica. Il tempo di far lavorare la superficie in terra rossa agli addetti alla manutenzio­ne; sotto un sole che, se non nascosto da nuvole di passaggio, rende fastidiosa la giacca. Quello iniziato sui campi del Tc Lido Lugano nel weekend con le qualificaz­ioni e proseguito ieri con il primo turno, è un torneo che pare nuovo di zecca, rispetto alla ‘brutta copia’ dell’anno scorso. Quando peggio, meteorolog­icamente parlando, non sarebbe potuta andare. «Una giornata stupenda come oggi fa una differenza enorme», ci dice la direttrice Geraldine Dondit, in un italiano ben migliore di quanto si riconosca. «Ieri (domenica, ndr) le partite sono iniziate alle 11 e un minuto dopo pioveva. Facendo tesoro della prima edizione, si è lasciato il pallone a copertura di due campi; così si sono disputate comunque diverse partite». Incontrata tra il centrale e il campo 1, ha occhi ovunque e orecchie per chiunque: verifica che una ringhiera-corrimano sia stabile, ferma un collaborat­ore per dargli indicazion­i, risponde a una telefonata. «Inizio a rilassarmi un po’ quando si gioca la prima pallina delle qualificaz­ioni; poi, via via che i giorni passano e tutti sanno cosa fare, va meglio». Se ancora ci sono aspetti da regolare e affinare (ampi margini di migliorame­nto, ad esempio, li ha la zona riservata a stampa, ballkids e arbitri, ricavata in un padiglione che potrebbe anche fungere da ghiacciaia), dei cambiament­i sono già stati apportati. «Uno è la collaboraz­ione con il Tc Campo Marzio, per la quale siamo molto contenti; oltre a un numero maggiore di partnershi­p. Trasmesso in tv in 115 Paesi, il Samsung Open è anche un buon veicolo pubblicita­rio per il turismo». Spostato a Lugano dopo l’infelice esperienza di Bienne, «avrà sicurament­e un futuro qui. Mai avremmo pensato in un’inclemenza del tempo come s’è poi verificata nel 2018; ma ciò non ha scalfito la nostra convinzion­e

che la città sia la scelta giusta». Con il sole s’è iniziato a palesare anche un discreto pubblico. Complici giorno lavorativo e scuole aperte, fino a una certa ora erano soprattutt­o persone in età non verdissima; però attente e ‘avide’ di un tennis che, se può sembrare povero di nomi di grido, è di un dignitoso livello. Lungo i viali agli spettatori può capitare di incrociare giocatrici più o meno note; incontrare Martina Hingis, neomamma che appare innamorati­ssima della sua Lia (per non dire

del papà, che si tiene la piccola sempre stretta stretta); o capitare sul ‘pensionato delle due ruote’ Fabian Cancellara, poco anzi nulla disposto a rilasciare interviste.

Tutti gli occhi su Belinda

La pioggia ci ha comunque messo lo zampino, facendo irruzione prima dell’atteso esordio di Timea Bacsinszky, rimandato dunque a oggi. Ha fatto giusto in tempo a finire Viktorija Golubic, che si è qualificat­a per il secondo turno battendo in rimonta l’olandese Arantxa Rus. Visto con quanta curiosità sono stati seguiti gli allenament­i di Belinda Bencic, assistita da papà Ivan, si è facili profeti nell’indicare il debutto della sangallese come l’evento più atteso della giornata. Accompagna­ta da tutta la famiglia, coccolatis­simo cane Snowy compreso, la 22enne sangallese è apparsa in splendida forma, sorridente, serena e molto disponibil­e a concedere fotografie e autografi.

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TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI Esordio vincente per la svizzera Viktorija Golubic

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