Decenni di splendore, tra feste, star del cinema e ministri degli Esteri
Il mistero che ancora aleggia attorno alla morte improvvisa della 22enne si inserisce nel particolare contesto turistico di un pilastro del “bel vivere” locarnese degli ultimi 70 anni. La “Palma” è stata, unitamente al non lontano Grand Hotel, l’albergo per eccellenza storicamente deputato ad una clientela senza problemi di soldi, ma anche luogo di ritrovo esclusivo di molti gruppi di interesse locali. Dei “movimenti” attorno a quello che allora era un prestigioso “5 stelle” si ricordano quelli dei grandi balli degli anni 50 e 60, delle memorabili feste – fra cui quelle “azzurre” –, dei sontuosi banchetti. Nella “Palma” hanno transitato decine di personalità del mondo del cinema ospiti del Festival del film, nonché politici di primo piano. Flavio Cotti, da consigliere federale e capo del Dipartimento federale degli affari esteri, da locarnese di origine amava questo luogo tanto da avervi fatto organizzare diversi incontri ad alto livello con suoi omologhi provenienti da ogni parte del mondo. Alla “Palma” è anche indissolubilmente legato il nome del “Coq d’or”, ristorante stellato dello chef Perriard, che per anni è stato meta di pellegrinaggio per i “gourmant” più esigenti. Questi, dunque, i ricorsi storici di una struttura che ha fatto, letteralmente, epoca nella regione turistica. Tutto ciò accadeva prima che negli ultimi anni l’albergo, aprendosi ad una clientela meno “elitaria” – clientela che oggi comprende anche comitive e giovani famiglie –, subisse una trasformazione piuttosto netta, “accontentandosi” di vantare, sul frontone, 4 stelle e non più 5. Attualmente la struttura è di proprietà di una società anonima di una facoltosa famiglia slovena, i Pajko Redzepagic, che lo ha dato in gestione prima a Ramada, poi a Treff Hotels e successivamente a H+. L’ultimo importante “restyling” all’edificio – che conta 68 camere – risale all’anno scorso, quando erano stati investiti gli ultimi 2,5 milioni di franchi nell’ambito di un’importante operazione di ristrutturazione interna iniziata nel corso del 2015 e costata complessivamente circa 6 milioni di franchi.