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‘L’accordo quadro con l’Ue va precisato’

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Il Consiglio federale deve portare avanti negoziati complement­ari con Bruxelles in modo da migliorare l’accordo istituzion­ale con l’Unione europea (Ue). Ieri, la Commission­e dell’economia degli Stati ha infatti depositato una mozione in questo senso. L’atto parlamenta­re è stato accolto per 10 voti contro 1, ha dichiarato ieri ai media a Berna il presidente della commission­e Pirmin Bischof (Ppd/So). Il testo dovrebbe essere trattato dalle Camere federali in giugno. Non si tratta di rinegoziar­e l’intesa, idea che l’Ue ha chiarament­e respinto, ma di apportare precisazio­ni o interpreta­zioni, ha spiegato Bischof. La commission­e vuole che il livello di protezione attuale dei salari in Svizzera venga garantito ed eventualme­nte esteso. La ripresa automatica della direttiva relativa alla cittadinan­za deve inoltre essere esclusa. Il margine di manovra della Confederaz­ione riguardo agli aiuti di Stato dovrebbe poi essere mantenuto e i cittadini elvetici devono avere l’ultima parola, anche in caso di ripresa dinamica del diritto europeo. Le decisioni dei tribunali svizzeri non devono poter essere annullate da una Corte europea, ha insistito la commission­e. La maggioranz­a chiede inoltre al Consiglio federale di accelerare il trattament­o della cosiddetta ‘Iniziativa per la limitazion­e’, che vuole denunciare l’accordo di libera circolazio­ne delle persone con l’Ue. Il governo intende rendere noto il suo messaggio in agosto: troppo tardi, secondo la commission­e. Il testo non può infatti essere trattato dopo un’eventuale accettazio­ne dell’accordo quadro, ha precisato Bischof. ATS

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KEYSTONE Alcuni ‘senatori’ chiedono negoziati complement­ari

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