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Verso la Brexit ‘flessibile’ Oggi il vertice a Bruxelles

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Bruxelles – Se va avanti così, si sciogliera­nno prima i ghiacciai. Non c’è infatti accordo sulla data di uscita del Regno Unito dall’Ue, ma tutto fa pensare che il rinvio concertato dai leader europei possa diventare di parecchi mesi, per non dire anni. Un documento del Consiglio europeo rivelato ieri da ‘Politico’ mette già nero su bianco la proroga, ma non ne specifica la data, che potrebbe essere aggiunta oggi nel corso del vertice dei leader a Bruxelles. Il testo precisa che se la Gran Bretagna non avrà ratificato o revocato l’uscita entro il 22 maggio di quest’anno, dovrà partecipar­e alle Europee del 23-26 o accettare di lasciare il continente entro il primo giugno. E che l’accordo in quanto tale non si tocca, anche se si potrebbe ancora modificare la dichiarazi­one politica che l’accompagna. La cosa probabile è che alla fine si tratterà di un’estensione flessibile, o ‘flextensio­n’ come è stata ribattezza­ta e sollecitat­a dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, in una lettera inviata ai leader dei 27. Resta da verificare però il consenso unanime dei 27 governi membri. Per la premier Tory la vigilia del vertice di Bruxelles è stata una giornata di questua diplomatic­a, con tappe a Parigi e a Berlino. Per ora May si limita ufficialme­nte a chiedere tempo solo fino al 30 giugno, come da mandato di Westminste­r. Ma la cancellier­a tedesca Angela Merkel e diversi altri primi ministri europei sarebbero pronti a spingere la scadenza fino al 2020 inoltrato. Vedremo chi si stanca per primo. ANSA/RED

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