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Bici in rete per la mobilità del Distretto

‘Con il progetto si procederà a tappe, ma l’obiettivo è chiaro: far leva sulla mobilità lenta e sulla possibilit­à di cambiare le abitudini sul percorso casalavoro. Poi si potrà pensare pure al turismo’.

- Andrea Rigamonti, presidente Crtm di Daniela Carugati

Il Mendrisiot­to il potenziale per fare strada alle due ruote ce l’ha. Nonostante i saliscendi, ma soprattutt­o il traffico che stringe sempre d’assedio la regione più a sud del cantone. A dire che lo spazio per promuovere una rete di ‘bike sharing’ esiste anche da queste parti (al pari di Locarnese e Luganese), del resto, sono degli specialist­i. Gli stessi ai quali l’anno scorso si è rivolta la Commission­e regionale dei trasporti (Crtm). Allestito uno studio di fattibilit­à, le risultanze sono state consegnate nei mesi scorsi e adesso la Crtm è pronta a passare all’azione. Oltre alla vocazione territoria­le, insomma, c’è la volontà dei Comuni di salire in sella? «Lo capiremo giovedì – ci risponde il presidente Andrea Rigamonti –. Ovvero quando, in occasione di un incontro della Commission­e, presentere­mo il documento e chiederemo alle autorità locali se vogliono essere parte del progetto. L’auspicio è che vi siano delle buone adesioni». Il presidente della Commission­e ci spera, anche perché a disposizio­ne – se il Gran Consiglio darà via libera – vi è il mezzo milione di franchi staccato dal governo per estendere l’approccio di mobilità lenta negli agglomerat­i. «È bene, quindi, cogliere questa occasione», rilancia Rigamonti. Le premesse, comunque, sembrano esserci: prima di aprire la discussion­e la Crtm ha contattato i tre centri del Distretto: Chiasso, Mendrisio e Stabio. «Essendo toccati dal problema della viabilità, abbiamo avuto un incontro informale per testare il loro interesse», ci spiega. E le due ruote, a quanto pare, hanno fatto breccia. Stabio, ad esempio, immagina già di sistemare sul territorio comunale sei postazioni dotate di una cinquantin­a di biciclette da condivider­e (nella forma dell’abbonament­o). Si è individuat­o altresì il ‘cuore’ dell’operazione: la stazione ferroviari­a sulla linea Mendrisio-Varese. Una mossa che strizza l’occhio ai residenti, ma soprattutt­o ai pendolari che scelgono di spostarsi con i mezzi pubblici, anche sul cosiddetto ultimo chilometro. Dallo scalo Tilo, infatti, si potranno raggiunger­e le zone industrial­i est e ovest nel solco di una mobilità aziendale con evidenti finalità, care a tanti paesi della regione. Non a caso, ora, anche per il progetto di ‘bike sharing’ si fa affidament­o sulla politica comunale. Lanciata la proposta ai Municipi, entro maggio si potrà disegnare la mappa dei Comuni pronti a... pedalare.

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