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‘Se non abbiamo mai vinto, qualcosa ci deve pur essere’

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Alla prima giornata il Lugano espugnò il Tourbillon (2-1), poi la storia degli scontri diretti tra bianconeri e Sion racconta di due pareggi (2-2 in entrambe le occasioni). L’incontro di domenica a Cornaredo è quindi il quarto incrocio, che la squadra di Fabio Celestini affronta forte dei precedenti che la vedono imbattuta. Non che tale statistica ponga i bianconeri al riparo dal pericolo sconfitta, ma se la tendenza è questa, qualcosa deve pur significar­e. «Una logica – spiega Marco Degennaro – deve pur esserci, se non siamo mai riusciti a imporci ai danni del Lugano. Negli scontri diretti i bianconeri si sono dimostrati superiori. Abbiamo un’ultima possibilit­à, per cui domenica ci riproverem­o». Il Sion ha da tempo trovato una certa stabilità. «Abbiamo trovato equilibrio e continuità di risultati. Nelle ultime quattro partite abbiamo conquistat­o dieci punti, un buon bottino. Siamo reduci da un pareggio interno che resta comunque un buon risultato, anche perché tre giorni prima avevamo giocato su un campo difficile come il sintetico di Thun. Stiamo piuttosto bene, anche se non significa granché: abbiamo già visto vittorie dopo serie negative, e sconfitte dopo filotti positivi. Anche il Lugano arriva bene alla partita, è imbattuto da tre incontri. È reduce da partite complicate, due delle quali contro Grasshoppe­r e Xamax, scontri diretti molto esigenti sul piano mentale. In contesti come quelli, la tensione pone in secondo piano quelli che sono i vari valori in campo. Quella di domenica potrebbe essere una bella partita, tra due antagonist­e in salute che stanno giocando abbastanza bene, benché ancora non sappiano bene se guardarsi alle spalle o volgere definitiva­mente lo sguardo verso l’alto». MEL

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TI-PRESS/PUTZU Quarto tentativo...

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