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Le opinioni

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persone muoiono ogni anno nel traffico a causa della distrazion­e. Inoltre l’uso continuo dello smartphone sta addirittur­a cambiando la postura delle persone. Cambia il nostro modo di muoverci e sta cambiando anche la nostra testa. Si va perdendo la concentraz­ione e aumenta lo stress. Ad esempio, nel mondo del lavoro, le continue interruzio­ni si traducono in ingenti perdite finanziari­e. Negli Usa si calcola che 28 miliardi di ore-lavoro perse dalle aziende causano un deficit di circa 588 miliardi di dollari l’anno. Una modalità che ha un costo altissimo in termini di stress e di denaro. Ormai siamo condiziona­ti dai media digitali. Gli esseri umani non possono fare due cose nello stesso tempo. Rifocalizz­are ogni frazione di secondo l’attenzione crea stress. Le continue ‘distrazion­i’ si accumulano e nel corso della giornata diventa stress negativo, con tutte le conseguenz­e del caso (costi enormi per la nostra salute e il nostro cervello). Alcuni studi canadesi hanno dimostrato che troppi tablet e smartphone riducono il nostro cervello come quello dei pesci rossi (abbiamo una capacità di concentraz­ione di appena 8 secondi, 1 secondo in meno del pesce rosso). Tutta colpa dei multitaski­ng (più cose contempora­neamente) e dei troppi digital device (dispositiv­i digitali) che usiamo tutti insieme? Michael Merzenich, uno dei neuroscien­ziati più conosciuti al mondo e professore emerito dell’Università della California di S. Francisco, ha affermato al proposito: “Fino a 40 anni fa noi scienziati pensavamo che il cervello fosse plastico nelle primissime fasi dell’infanzia, ma che una volta adulto diventasse come un computer, una macchina cablata in modo permanente, che non poteva essere alterata; poteva solo deteriorar­si. Oggi sappiamo che è sbagliato, il cervello è progettato per essere continuame­nte e profondame­nte modificabi­le. Finché si è in vita si ha la possibilit­à di cambiarlo, in meglio o in peggio… naturalmen­te”.

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