Criticato servizio civile all’estero
Ho letto con molto interesse le dure critiche di certi politici al servizio civile all’estero. Uno dei nostri abiatici ha prestato nel 2018 l’ultima parte del suo servizio civile per ½ anno in Giordania (dopo un’altra esperienza pratica in Svizzera con delle persone disabili). Posso soltanto affermare a tutti i critici che non sanno proprio di che cosa parlano! Le esperienze pratiche che ha fatto questo giovane Ingegnere sono di un valore impagabile, anche per l’industria svizzera. Ha dovuto trovare delle soluzioni in un ospedale giordano come “elettricista” e tuttofare, dove tanto non era chiaro e pronto come da noi. Nemmeno il materiale necessario. Ha messo a posto e rimodernato vari apparecchi e sistemi, dovendo sempre cercare da solo una soluzione appropriata. Inoltre ha istruito regolarmente gli operai locali dell’ospedale come ha trovato una soluzione per i risultati ottenuti per fare un lavoro sostenibile anche per l’ospedale. Ritornato in Svizzera ha portato un bagaglio di esperienze nel campo artigianale-pratico con tutti i materiali e professioni possibili che per il suo nuovo datore di lavoro non è più un Ing. informatico qualsiasi, ma uno con un bagaglio di “know-how” che difficilmente avrebbe trovato nel servizio militare normale. A parte il suo sviluppo nelle competenze sociali. Cari politici che criticate tanto questo tipo di servizio: andate di persona per ½ anno all’estero per fare altrettanto! Solo dopo ne riparleremo…
Regula Stern, Locarno Le lettere dei lettori sono da inviare compilando il formulario al seguente indirizzo: www.laregione.ch/lettere/invia. Devono essere personali e inoltrate con nome, cognome, domicilio e recapito telefonico reperibile per il necessario controllo. In mancanza dei dati la lettera sarà bloccata. Ogni lettera viene pubblicata con la firma dell’autore, salvo gravi controindicazioni accettate dal giornale. Scritti anonimi sono cestinati. Interlocutore è il giornale. Sono da evitare riferimenti a persone terze. Non verranno pubblicate lettere che coinvolgono privati cittadini. Sono escluse le “lettere aperte” se non in casi eccezionali. Scritti manifestamente infondati, non redatti in termini urbani, ingiuriosi od offensivi non saranno pubblicati. Comunicati, prese di posizione ufficiali sono di regola trattati in cronaca. La redazione si riserva di accorciare i testi. Gli scritti pubblicati non impegnano il giornale. Viene data assoluta priorità alle lettere indirizzate esclusivamente al nostro giornale.