Un volto agghiacciante di mamma Elvezia che finisce nel manuale di storia
Bambini strappati ai genitori e piazzati in istituti o riformatori. La loro unica colpa era essere ‘illegittimi’, orfani, figli di donne sole, povere o di etnia nomade, a loro volta internate, alcune obbligate ad abortire o sterilizzate, per essere rieducate. Anche gli uomini colpevoli di una condotta morale compromettente e incapaci di mantenere la famiglia venivano puniti come criminali, obbligati a lavorare per lo Stato per essere rieducati. Ben 15mila persone (secondo il Consiglio federale) hanno subito queste ingiustizie fino al 1981 in Svizzera (Ticino compreso), ma di tutto ciò non c’era traccia nei libri di storia.
Un volto di mamma Elvezia poco conosciuto che ora si studierà anche a scuola. La Commissione peritale indipendente Internamenti amministrativi, voluta dal Consiglio federale, ha creato in collaborazione con l'Alta scuola pedagogica di Berna del materiale didattico destinato ai diversi livelli di scuola (sarà tradotto in italiano e francese nel corso dell’anno). Così si inizierà a studiare e si conoscerà anche la storia degli internamenti amministrativi in Svizzera. In Ticino, già lo scorso anno, nel manuale di storia per la scuola media è stato inserito un capitolo relativo alle misure coercitive a scopo assistenziale e al collocamento extrafamiliare dei minorenni. Quattro pagine di approfondimento nel volume ‘La Svizzera nella storia’, dal XVII secolo ad oggi che evidenziano quattro storie. Due 17enni rimaste incinte e senza marito: una costretta ad abortire e poi sterilizzata, l’altra privata del figlio. Il più giovane di 12 figli di una famiglia jenisch e il suo pellegrinaggio in 16 istituti diversi. Un bimbo di 8 anni affidato ad una famiglia di contadini dove ha subito fame, percosse e disprezzo. Nessuna storia ticinese. «Quando abbiamo preparato l’approfondimento c’erano poche testimonianze ticinesi, abbiamo puntato ad avere testimonianze che raccontavano tipologie diverse di misure coercitive», spiega Pasquale Genasci, storico, co-autore ed esperto di storia per le scuole medie. ‘Pagine critiche, dice, anche perché la storia patria deve essere rivista, quelle parti che venivano occultate devono venire studiate a scuola.